Si può essere licenziati in tronco per aver abbandonato il proprio posto di lavoro ma solo se ci sono alcune condizioni.
Prima di tutto cerchiamo di capire che cosa si intenda come abbandono del posto di lavoro. Con quest’espressione si indica una assenza prolungata di cui non si è dato preavviso al datore di lavoro e durante la quale il lavoratore si è reso irraggiungibile non rispondendo a messaggi e telefonate.
Naturalmente è possibile allontanarsi dal posto di lavoro per periodi meno lunghi e quindi mettendosi in una situazione meno grave. In quel caso si parla semplicemente di allontanamento e, con questo termine si indicano per esempio quei casi in cui un lavoratore prolunga la propria pausa caffè molto oltre il tempo ad essa destinato dal contratto di lavoro che ha sottoscritto.
Entrambi questi comportamenti fanno sì che si incrini il rapporto di fiducia che si instaura tra datore di lavoro e dipendente. A seconda di quanto questo peggioramento del rapporto sia grave ci potranno essere diverse conseguenze, in genere proporzionate all’errore che il lavoratore ha commesso.
Quando si viene licenziati per aver abbandonato il posto di lavoro?
All’interno di un’azienda alcuni lavoratori svolgono incarichi di responsabilità, cioè sono responsabili del lavoro, e spesso anche della sicurezza, di altri lavoratori. Come si può facilmente intendere, se ad allontanarsi per un lungo periodo di tempo e senza preavviso è un semplice operaio le conseguenze saranno di un certo tipo mentre, se ad allontanarsi fosse un dirigente o un responsabile della sicurezza, le conseguenze saranno ben altre.
In pratica se l’assenza di un lavoratore provoca disagi, rallentamenti o addirittura incidenti durante l’attività di un’azienda, il datore di lavoro avrà la possibilità e il diritto di licenziare il lavoratore in questione. Un licenziamento in tronco non si verifica, di solito, se l’assenza è breve e non comporta danni all’azienda nel suo insieme. Allungare di dieci minuti la propria pausa caffè non potrà avere conseguenze gravissime, a meno che questo comportamento non si ripeta con costanza. Se un datore di lavoro dovesse scoprire che un dipendente si allontana sistematicamente dal proprio posto di lavoro per brevi periodi, ma tutti i giorni, anche in quel caso potrebbe scattare il licenziamento.
In tutti gli altri casi, cioè episodici e meno gravi, si prendono di solito provvedimenti di tipo pecuniario. In pratica un lavoratore dovrà pagare una multa per “compensare” le proprie mancanze nei confronti dell’azienda ma potrà continuare a lavorare all’interno di essa a patto che riveda i propri comportamenti.