Arriva il nuovo modello 730 per la dichiarazione dei redditi: ecco tutte le novità per la versione 2023, cosa occorre sapere.
Siamo in quel periodo dell’anno particolarmente caldo e temuto dai commercialisti e dai CAF e in generale fonte di preoccupazione per tutti: quello in cui si deve stendere e presentare la dichiarazione dei redditi. Si avvicinano le relative scadenze e occorre, come sempre, porre estrema attenzione in materia.
La correttezza dei dati da presentare all’Agenzia delle Entrate è fondamentale per stabilire l’importo delle tasse da pagare, per non incorrere in errori e sanzioni, ma anche per approfittare nel modo giusto delle relative detrazioni. Negli ultimi anni, di certo, le cose sono migliorate molto, velocizzando pratiche, inserimento dati e verifica degli stessi grazie al modello 730 precompilato.
Modello 730 precompilato per il 2023, il calendario dell’Agenzia delle Entrate
Sul portale dell’Agenzia delle Entrate, dunque, è disponibile il modello precompilato per il 2023. Rispetto all’anno precedente, sono in arrivo ulteriori semplificazioni.
Sarà possibile consultare il modello precompilato a partire dal 2 maggio. Nella seconda metà del mese, sarà quindi possibile apportare delle modifiche. Per farlo, i contribuenti potranno inviare direttamente la dichiarazione da casa oppure rivolgersi a CAF e commercialisti di fiducia.
Il nuovo 730: tutte le novità, che cosa cambia per gli scontrini e per le spese sanitarie
Ci sono diverse novità interessanti che sicuramente torneranno utili a tutti i contribuenti. E che sono state anticipate alcuni giorni fa dalle comunicazioni emerse sui principali organi di stampa.
Per quanto riguarda scontrini e spese sanitarie, infatti, in caso di dati non modificati non sarà effettuata dall’Agenzia una verifica formale. Vale a dire dunque che non sarà più necessario conservare tutto e tenerne traccia, se ci fosse effettiva corrispondenza tra i dati presenti nel modello precompilato e quelli in proprio possesso non apportando ulteriori modifiche. Le verifiche riguarderanno dunque solamente eventuali documenti aggiuntivi.
Inoltre, per usufruire del bonus trasporti potranno essere inseriti anche i dati relativi agli abbonamenti sui mezzi pubblici. Dunque tutti gli studenti e lavoratori che quotidianamente li utilizzano per le proprie attività avranno diritto a una detrazione. In particolare, si parla di una detrazione Irpef del 19% per tutti gli abbonamenti ai mezzi pubblici, con un limite massimo di richiesta da 250 euro. Vengono incluse sia le spese effettuate personalmente che quelle per eventuali familiari a carico.