Anche il miliardario Elon Musk ha annunciato di voler investire parte del suo patrimonio in un progetto di intelligenza artificiale chiamato ‘TruthGPT’. Il patron di Tesla e proprietario di Twitter ha intenzione di creare un’alternativa al popolare chatbot AI ‘ChatGPT’.
Non stupisce che Elon Musk sia interessato all’intelligenza artificiale e voglia investire capitali in un nuovo progetto. In effetti non è la prima volta che il miliardario si avvicina all’argomento, ed ora pare propria che sia al lavoro in questa nuova impresa che è destinata a cambiare il mondo.
Di recente Musk ha dovuto assorbire il colpo dell’esplosione forzata di Starship, il razzo di SpaceX, società fondata nel 2002 dal tycoon che punta a rendere la specie umana interplanetaria e lo spazio accessibile avviando la space economy.
Nel frattempo ha pure subito una perdita di 11,4 miliardi di dollari tra Tesla e SpaceX in un giorno solo, anche in seguito alla bassa popolarità della sua decisione di togliere la spunta blu da Twitter e di consentirle solo a pagamento.
In attesa dei viaggi nello spazio accessibili a tutti, Musk ha di recente fatto nuovi investimenti, ad esempio per la batteria Megapack di Tesla costruirà una nuova fabbrica a Shanghai, e nelle previsioni del patron della casa automobilistica statunitense questo ulteriore stabilimento servirà per produrre dispositivi di accumulo di energia per la vendita in tutto il mondo.
Ma la notizia più rilevante è l’interesse per l’intelligenza artificiale che Musk ha annunciato in una intervista a Fox News. Il tycoon ha riferito che ‘TruthGPT‘ sarà una “massima Ai alla ricerca della verità che cerca di capire la natura dell’universo”.
Pare che il miliardario sia estremamente preoccupato dalla possibilità che l’AI ChatGPT “venga addestrata per essere politicamente corretta”, e che voglia in tutti i modi evitare un tale pericolo.
Va anche detto che Musk ora critica l’intelligenza artificiale ritenendola più pericolosa delle auto o dei razzi, avendo il “potenziale per distruggere l’umanità”. Certo non la pensava così quando era tra i primi investitori in OpenAI, la startup dietro ChatGPT.
Non solo, era addirittura co-presiedente del consiglio di amministrazione sin dalla sua fondazione nel 2015 come laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale senza scopo di lucro.
Le cose sono cambiate tre anni dopo, nel 2018, quando Elon Musk si è però dimesso dal consiglio in una mossa che la startup di San Francisco ha messo in relazione al lavoro di Tesla sulla costruzione di sistemi di guida automatizzati. E non sono mancate critiche, prime tra tutte il fatto che OpenAI sia ora strettamente alleata con Microsoft e non sia di fatto un’organizzazione no profit.
Insomma, l’interesse verso l’intelligenza artificiale di Elon Musk non è recente: “Ho inventato il nome e il concetto”, ha detto Musk a Fox News, e ora ha costituito una nuova società in Nevada, la X.AI Corp, di cui è direttore mentre Jared Birchall, il suo consigliere di lunga data, risulta essere segretario.
Non resta che aspettare di sapere ulteriori sviluppi di questo nuovo progetto ‘TruthGPT’, mentre c’è chi pensa che questa AI possa essere usata per tagliare ulteriormente posti di lavoro nelle imprese del miliardario.
Gli esempi non mancano: quando Elon Musk ha comprato Twitter i dipendenti erano “poco meno di 8.000”, mentre ora sono “1.500”, secondo quanto dichiarato dallo stesso numero uno del social network nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata alla Bbc.
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