In questi ultimi giorni, è stato ufficializzato il ritorno di Zeman sulla panchina del Pescara e i tifosi biancocelesti ora possono sognare in grande.
Zdenek Zeman è un allenatore di calcio conosciuto per il suo stile di gioco offensivo e aggressivo, nonché per la sua personalità eccentrica e diretta.
Zeman è diventato noto per la sua filosofia di gioco basata sull’attacco e sulla pressione costante sull’avversario. Questo stile di gioco è stato soprannominato “Zemanlandia” ed è stato adottato da molti dei suoi successivi club, tra cui Foggia, Lazio e Roma. Oggi, l’allenatore ceco torna sulla panchina del Pescara e i tifosi sono già in delirio.
Il ritorno di Zeman sulla panchina del Pescara
Dopo le dimissioni di Colombo, Zeman è il nuovo allenatore del Pescara e ha già svolto la prima seduta di allenamento. Un ritorno inatteso che lo ha fatto felice come ha voluto lui stesso sottolineare: “Se sono qua vuol dire che sono contento. Se ho fatto pace con Sebastiani? Siamo sempre stati in pace. Pescara è una bella città, c’è un ambiente bello e spero di ritrovarlo: sono qua per lavorare, mi piace il calcio e mi piace lavorare sul campo, nella speranza di raggiungere qualche obiettivo. Vorrei poi rivedere i tifosi come 12 anni“.
Zeman a Pescara è di casa. Questa, infatti, è la sua terza esperienza sulla panchina abbruzzese. La prima è stata indimenticabile. Era la stagione 2011-12 quando il boemo riuscì a vincere il campionato e a riportare il Pescara in Serie A dopo 19 anni. Con lui in squadra c’erano Immobile e Insigne in attacco, ma anche Verratti a centrocampo. Nel 2017 tornò a Pescara al posto di Oddo. L’avvio è stato splendido: 5-0 al Genoa, ma a fine campionato non riuscì ad evitare la retrocessione. Nella stagione successiva fu esonerato a seguito della sconfitta con il Cittadella. Ora è pronto a scrivere un nuovo capitolo.
La carriera di Zeman è stata di alti e bassi
Durante la sua carriera, Zeman ha avuto successi notevoli, ma anche alcune difficoltà. Nel 1991, ha guidato il Foggia alla promozione in Serie A, segnando 58 gol in 38 partite, una media di 1,5 gol a partita. Tuttavia, dopo aver guidato la Roma alla finale di Coppa Italia nel 1999, è stato licenziato per le sue critiche pubbliche ai dirigenti del club.
Zeman è noto anche per alcune sue frasi memorabili e spesso polemiche, come quando ha definito l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, “un truffatore” nel 2012.
Nonostante le sue eccentricità e le sue controversie, Zeman è rispettato da molti come un allenatore innovativo e appassionato, che ha avuto un impatto significativo sul calcio italiano e sulla sua cultura.