Durante il mese di dicembre, è usanza addobbare casa con alberi o luci natalizie. Attenzione però perché potresti incappare in questo rischio, e nessuno ci pensa.
Le luci natalizie sono molto importanti nel periodo di Natale e da sempre hanno avuto un ruolo fondamentale nelle abitazioni di tutti noi. E proprio in questi giorni a ridosso di Natale, le città brillano in ogni angolo.
I primi alberi di Natale esposti pubblicamente e illuminati con luci elettriche sono diventati popolari all’inizio del XX secolo. Verso la fine del XX secolo, l’usanza è stata adottata anche da altre nazioni, anche al di fuori del mondo occidentale, in particolare in Giappone e Hong Kong.
Attenzione ai pericoli delle luci natalizie in casa
In alcuni Comuni italiani, quest’anno, le luci di Natale non verranno accese per via del caro energia. Non tutti sono felici di questa scelta perché, col fatto che il Sole tramonta presto, gli addobbi natalizi aiutano a riscaldare l’atmosfera. Molte famiglie, infatti, hanno deciso di non rinunciare alle illuminazioni, almeno a casa.
Esiste però un dato molto preoccupante, secondo Canale Energia: addobbare l’albero e decorare la casa con luci e catene luminose genera, dall’8 dicembre al 6 gennaio, fino a 20mila tonnellate di CO2. Ad affermarlo è la Società italiana di medicina ambientale (SIMA) che segnala come, nel periodo natalizio, i consumi energetici crescano del 30 per cento rispetto al resto dell’anno, raggiungendo picchi di 1.600 MWh al giorno.
“Il Natale e le nostre abitudini durante le feste impattano in modo importante sull’ambiente, in termini di maggiore inquinamento, ma anche sulla bolletta. Un filo di luci di vecchia generazione tenuto acceso diverse ore al giorno durante le festività, per esempio, incide fino a 15 euro a famiglia sulla bolletta di dicembre”, spiega il presidente della Sima, Alessandro Miani.
“Costi e impatto ambientale si abbattono sensibilmente se si ricorre alle luci a Led per tutte le decorazioni, la cui incidenza sulle bollette è di pochi centesimi di euro al giorno. È inoltre possibile ridurre consumi e sprechi utilizzando timer che limitano la durata di accensione delle illuminazioni, e diminuendo il numero di luci sull’albero di Natale sfruttando oggetti riflettenti come specchi e palline argentate o dorate”, conclude Miani.
Ecco le cause dell’aumento dell’energia elettrica
La crisi energetica è stata causata da molti fattori, perlopiù geopolitici e di mercato. Già con la ripresa dell’economia in seguito alla pandemia, i prezzi avevano iniziato ad aumentare nell’inverno del 2021. La guerra in Ucraina è stato un ulteriore fattore scatenante della crisi energetica, poiché ha influito sulla scarsa reperibilità del gas proveniente dalla Russia, il maggiore esportatore di gas in Europa.
In risposta alle sanzioni dell’Unione europea la Russia ha diminuito i flussi di gas del 15%, interrompendo anche il passaggio di gas dal principale gasdotto adducendo motivi tecnici dovuti alle stesse sanzioni.
In risposta a questo evento e alla paura di una chiusura netta da parte della Russia, tutti gli Stati non autonomi dal punto di vista energetico, hanno incrementato la richiesta di materia prima cercando nuovi esportatori per riempire gli stoccaggi, con l’obiettivo di riuscire ad affrontare l’inevitabile aumento di domanda di gas dei mesi invernali.