Il cuore ha bisogno di tantissime attenzioni e devi controllare attentamente questi sintomi.
Il cuore è un organo muscolare che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio e propulsore del sangue e della linfa in diversi organismi animali, compresi gli esseri umani, nei quali è formato da un particolare tessuto, il miocardio ed è rivestito da una membrana, il pericardio.
Per gli antichi Egizi, e nelle dottrine esoteriche in generale, il cuore oltre a essere preposto al sentimento, è anche l’organo dell’intelligenza e della conoscenza. Nella Grecia classica, e in particolare per il filosofo e scienziato Aristotele, il cuore era ritenuto sede della memoria. Sentiamo cosa dice in particolare Humanitas riguardo alcuni problemi.
Attenzione a questi sintomi del cuore
La fibrillazione atriale è una patologia cardiaca e si verifica quando l’attività atriale è irregolare e disorganizzata, e le contrazioni si susseguono a ritmo più elevato della norma (il cuore fibrilla appunto). Alla base di questa anomalia vi è un difetto elettrico del cuore che porta gli atri in un “cortocircuito”. Gli impulsi elettrici anomali possono raggiungere la frequenza di 300 battiti al minuto e nella stragrande maggioranza dei casi provengono da cellule cardiache poste nelle vene polmonari. Questo è molto vero nel caso della fibrillazione atriale parossistica.
Nella normalità, il segnale elettrico origina nel nodo-seno-atriale posto nell’atrio destro: da qui il segnale raggiunge l’atrio sinistro, gli atri si contraggono, l’impulso passa attraverso il nodo atrioventricolare (una sorta di diga fra gli altri e i ventricoli) e l’impulso elettrico passa poi ai ventricoli. Questi si contraggono a loro volta e pompano il sangue al resto dell’organismo. Quello che succede nei pazienti con fibrillazione atriale, è che la contrazione della parte superiore del cuore (gli atri) è aritmica, molto veloce, e non è sincronizzata con quella della parte inferiore (i ventricoli).
Da un punto di vista clinico si distinguono tre tipologie di fibrillazione atriale: parossistica, persistente e permanente. Si parla di fibrillazione atriale parossistica quando gli episodi, sporadici e dalla durata limitata a poche ore, si presentano e si risolvono entro una settimana. Questo disturbo va curato e tenuto sotto controllo dallo specialista, per evitare che si aggravi. Si definisce infatti persistente lo stadio successivo della fibrillazione atriale: una fibrillazione che dura più di 7 giorni e in cui si rende necessario un intervento per interromperla poiché non regredisce in autonomia. La fibrillazione atriale permanente infine è la forma che si giudica non più reversibile.
I pazienti con fibrillazione atriale avvertono in genere una sensazione di battito irregolare, spesso accelerato (cardiopalmo aritmico); possono inoltre aversi mancanza di fiato (dispnea) e una sensazione di debolezza. I sintomi possono avere carattere episodico o presentarsi con maggior frequenza durante uno sforzo fisico. Tuttavia in alcuni casi, non così rari, la fibrillazione atriale è asintomatica.