Sigarette, ecco la stangata per chi ne fa uso

Il prossimo anno potrebbe iniziare con una brutta notizia per tutti i fumatori. Infatti, sta per arrivare la stangata per tutti quelli che ne fanno uso.

La sigaretta è un cilindro cartaceo contenente foglie di tabacco tritate e lavorate, confezionata con lo scopo di essere fumata: viene accesa tramite una fiamma a un’estremità e ne viene inalato il fumo prodotto dalla sua combustione dall’altra estremità.

Stangata per le sigarette
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La sigaretta è un oggetto di consumo molto diffuso in alcune culture, nonostante i danni noti derivanti dalla dipendenza (tabagismo) e dall’assunzione diretta o indiretta del fumo, anche da parte di soggetti astanti e non fumatori. Il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della nicotina, il principale componente attivo a livello neurologico della sigaretta.

Ecco quale sarà la stangata per i fumatori

La bozza della manovra del Governo prevede una serie di aumenti per le sigarette, che potrebbero partire già dal 1 gennaio 2023. Il primo anno il rincaro dovrebbe essere di 20 centesimi a pacchetto, con un aumento negli anni successivi compreso tra i 10 e i 15 centesimi.

Rialzo per le sigarette
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Una batosta non da poco, frutto della rivalutazione della cosiddetta accisa specifica: dopo due anni senza aumenti della tassazione, la manovra economica prevede un piano di aumenti triennale. Da 23 a 36 euro per 1.000 sigarette nel 2023, a 36,50 euro per 1.000 sigarette nel 2024 e a 37,00 euro per 1.000 sigarette a partire dal 2025.

Per i tabacchi lavorati l’onere fiscale minimo è pari per il 2023, al 96,22% della somma dell’accisa globale e dell’imposta sul valore aggiunto. La stessa percentuale è determinata al 96,50% per il 2024 e al 96,905 a partire dal 2025. Un aumento della parte fissa che comporta un automatico ribasso della parte variabile dell’accisa e che, a conti fatti, si traduce appunto in un rincaro in media, considerando sia i prodotti di alta che di bassa gamma, di circa 20 centesimi a pacchetto il primo anno e di 10-15 centesimi sui tre anni in media.

Novità anche per le sigarette elettroniche, già protagoniste negli anni passati di rialzi poi però sterilizzati: in questo caso si tratta circa di 8 centesimi per ml per le e-cig senza nicotina e di circa 13 centesimi di euro per ml dei prodotti con nicotina. Rincari in vista anche per quanto riguarda la tassazione sul tabacco riscaldato, con i prezzi che dovrebbero aumentare di 10-15 centesimi nei prossimi quattro anni. Secondo le stime, il piano tutta l’operazione potrebbe portare nelle casse dello Stato una cifra superiore ai 100 milioni di euro.

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