Coloranti per capelli, ecco gli effetti sulla salute secondo la scienza

Oggi andremo a vedere, secondo la scienza, gli effetti sulla salute dell’essere umano dei coloranti per capelli.

La tintura dei capelli è una tecnica con la quale viene colorato o decolorato il colore naturale dei capelli. Viene utilizzata per molteplici scopi che possono andare dalla copertura dei capelli bianchi, al ripristino del colore originale, “scolorito” in seguito ad altri trattamenti. Frequentemente il suo utilizzo però è quello di creare un nuovo look, tramite il cambio del colore dei capelli.

Tinta per capelli
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Esistono vari tipi di tintura: la colorazione temporanea, la colorazione semipermanente, la colorazione permanente e la decolorazione.

Gli effetti sulla salute dei coloranti

Tra i prodotti cosmetici, le tinture per capelli sono utilizzate da più del 60% delle donne e da percentuali tra il 5 e il 10% della popolazione maschile con una netta tendenza all’aumento.

Coloranti per capelli fanno venire il cancro?
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L’Europa è il leader mondiale per l’industria cosmetica e anche il maggior esportatore: il mercato delle colorazioni per capelli nell’ambito dell’Unione Europea rappresenta circa l’8% del valore totale della produzione da parte delle industrie cosmetiche. Dal 2003 la Commissione Europea ha implementato una strategia globale per la sicurezza delle tinture per capelli in Europa.

Per i coloranti contenuti nelle tinture per capelli valgono le stesse considerazioni valide per tutti gli altri prodotti cosmetici: il cuoio capelluto sul quale si applicano deve essere privo di gravi irritazioni o tagli. È comunque possibile che in alcune persone predisposte, anche se sono state seguite tutte le precauzioni indicate sull’etichetta, dopo l’uso di tinture per capelli compaiano dermatiti da contatto di origine allergica.

Le tinture prodotte prima del 1980 contenevano alcuni agenti, sospetti o noti, cancerogeni; era stato perciò ipotizzato, sulla base di studi su animali, che comportassero un maggior rischio di sviluppare tumori, soprattutto del sangue (leucemie e linfomi) e della vescica. Nel tempo questi ingredienti con sospetta azione cancerogena sono stati sostituiti con coloranti più sicuri.

Alcuni studi epidemiologici, inoltre, suggerivano che parrucchieri e barbieri, potessero avere un’incidenza maggiore di tumori della vescica. Tali dati, però, non sono stati confermati: un numero altrettanto nutrito di studi, soprattutto quelli condotti in Europa, ha dato risultati negativi e analisi recenti di tutti i dati disponibili (metanalisi) hanno indicato l’assenza di correlazione tra uso di tinture e tumori.

Esiste uno studio uscito nel 2020, i cui risultati hanno indicato che l’uso personale di tinture per capelli non è associato ad un aumento del rischio di cancro o mortalità. Gli autori hanno trovato alcune correlazioni positive, che loro stessi associano a caratteristiche specifiche delle donne in esame e considerano come dati da confermare. Al momento, però, non ci sono dati scientifici che supportino le notizie pubblicate in internet sulla relazione tra tinture per capelli e cancro. Anche la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) non ha classificato come cancerogeno l’uso personale di tinture per capelli.

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