Con l’inizio del mese di novembre sono scattati i primi pagamenti del bonus e se non lo hai ricevuto contatta immediatamente l’Inps.
L’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano, presso cui debbono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e la maggior parte dei lavoratori autonomi, che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma. L’INPS è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Il primo sistema di garanzie pensionistiche, destinato ai soli impiegati del pubblico e ai militari, è del 1895, del quarto governo Crispi. Tre anni dopo, il primo governo Pelloux estenderà le coperture a una serie di categorie lavorative e fonderà il primo istituto antenato dell’INPS. Infine nel 1919, con il governo liberale di Vittorio Emanuele Orlando, il sistema viene “imposto a tutte le aziende come obbligatorio” anche se divenne legge solo nel 1923.
Nel mese di novembre sono scattati i pagamenti del bonus 150 euro per i pensionati. La misura una tantum viene erogata direttamente dall’ente previdenziale ai pensionati con reddito sotto i 20 mila euro. Dovranno invece aspettare fino a fine mese (la busta paga di novembre) i lavoratori dipendenti (sempre con reddito sotto i 20 mila euro) che hanno inviato per tempo l’autocertificazione al datore di lavoro. Per tutti gli altri i tempi si allungano anche fino a febbraio.
La misura è simile, nelle modalità di erogazione, al bonus 200 euro. Sono 150 euro che non costituiscono reddito per chi li riceve e che quindi non vengono conteggiati ai fini del riconoscimento delle agevolazioni fiscali o per l’Isee. Verranno accreditati direttamente nella busta paga di novembre a tutti coloro che hanno una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro.
Per ottenere il bonus, il dipendente deve presentare una dichiarazione com’è già successo per il bonus 200 euro, ma non è utilizzabile il fac simile previsto per il bonus 200 euro perché, in quello per il bonus 150 euro si deve dichiarare di possedere i requisiti previsti specificatamente per quest’ultimo.
Hanno diritto al bonus 150 euro, i pensionati che percepiscono trattamenti pensionistici da qualunque forma di previdenza obbligatoria che abbiano decorrenza entro il primo ottobre 2022 e che hanno posseduto un reddito imponibile nel 2021 di massimo 20.000 euro. I trattamenti pensionistici di natura assistenziale beneficiano del bonus 150 solo se i pensionati sono titolari di questa prestazione alla data del primo novembre 2022.
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