Per proteggerti dal diabete, nella dieta non deve mai mancare questo prodotto importantissimo per la nostra salute.
Il diabete è un termine che identifica alcune patologie caratterizzate da poliuria (abbondante produzione di urina), polidipsia (abbondante ingestione di acqua) e polifagia (fame eccessiva).
Il termine viene utilizzato per indicare una malattia cronica, inquadrabile nel gruppo delle patologie note come diabete mellito, caratterizzata da un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue, che viene a sua volta causata da una carenza (assoluta o relativa) di insulina nell’organismo umano, ormone che stimolando l’assunzione del glucosio nelle cellule muscolari e adipose, ne diminuisce la concentrazione nel sangue.
Ecco cosa non deve mai mancare se hai il diabete
Gli acidi grassi omega 3 da pesce grasso e da alga hanno un effetto protettivo contro il diabete di tipo 2. Infatti, grazie ad un adeguato apporto di EPA e di DHA, migliora la risposta all’insulina. Anche gli omega 3 hanno un effetto antinfiammatorio, utilissimo in caso di diabete gestazionale.
Ma qual è la differenza tra il diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2?
Nel diabete mellito di tipo 1 è sempre necessaria la somministrazione di insulina, poiché il pancreas non è più in grado di produrla. Mentre nel diabete mellito di tipo 2 l’insulina viene prodotta, ma si instaura un fenomeno chiamato insulino resistenza, che fa sì che l’insulina prodotta non sia più in grado di garantire una glicemia normale sulla lunga distanza.
Quali sono i sintomi del diabete di tipo 1 e di tipo 2?
Alcuni sono in comune: la poliuria (minzioni frequenti), la polidipsia (tanta sete che non si riesce a placare), la polifagia (una fame incontrollata), stanchezza, cefalea, ferite che non guariscono e infezioni ricorrenti, come la candida.
La percentuale di popolazione mondiale affetta da diabete viene stimata intorno al 5%. Circa il 90% della popolazione diabetica è affetta da diabete mellito di tipo 2. In Italia la percentuale di individui affetti da tale patologia è mediamente del 3%. Nel 2002 si sono contati nei soli USA più di 18 milioni di persone affette da tale patologia e si calcola che una persona ogni cinque anziani di età superiore ai 65 anni ne sia affetto.
L’OMS stima che ci sarà un fortissimo incremento di prevalenza di diabete mellito negli USA, in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico, mentre in Europa l’incremento sarà più modesto. Nel 2030 si prevedono più di 360 milioni di persone malate.
Uno studio sui giovani di 15-29 anni affetti da diabete tipo 1 ha registrato una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine, forse dovuta a fattori quali gli ormoni sessuali o una diversa esposizione alle tossine ambientali.