Le hai nel portafogli ma non le usi mai, non darle via, non sai cosa puoi farci

Nel portafogli abbiamo sempre avuto questi oggetti, ma ora non si usano più. Oggi andremo a vedere cosa possiamo farci.

Di solito, nel nostro portafoglio abbiamo qualsiasi tipo di oggetto (dalle carte di credito fino ad alcuni biglietti scaduti o già utilizzati) ed oggi vi faremo vedere cosa poter fare con uno specifico accessorio.

un accessorio nel tuo portafoglio, non gettarlo via
Fonte Canva

Il primo rudimentale concetto di portafoglio è stato trovato accanto alla Mummia del Similaun ed è risalente al 3.300 a.C. circa. Era una primitiva sacca usata come contenitore di cibo che permetteva la caccia a mani libere.

Ecco cosa fare con questo oggetto nel portafoglio

Gli eurocents più piccoli non sono più in circolazione, a causa della decisione governativa di non utilizzare più le monete di taglio più piccolo, ovvero quelle da uno e due centesimi di euro.

1 e 2 centesimi per fare un vaso
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Ma che fare se ne hai ancora numerose nel salvadanaio? Valendo così poco, te ne servirebbero un centinaio per racimolare un paio di euro da fare cambiare in banca. Perché quindi non riciclarle creativamente? Ecco come rivestire un vecchio vaso per dargli una nuova vita rendendolo più rustico ed elegante grazie alle vecchie monete da uno e due centesimi di euro.

Occorre recuperare tutte le monete da 1 o 2 centesimi, prendere un vecchio vaso rovinato ed una colla a caldo. Il procedimento è molto semplice ed è efficace al 100%.

Per prima cosa controlla quante monete hai recuperato e fai una stima: riuscirai a coprire tutto il vaso che vuoi rimodernare? Se i centesimi non sono abbastanza, opta per un vaso o un recipiente di dimensioni minori. Successivamente, scalda la pistola per la colla.

Facendo attenzione a non scottarti e a non incollarti, ricopri il vaso incollando una ad una le monetine di rame e parti dal basso o dall’alto, e non dal centro, in modo che il pattern sia regolare. Infine, lascia asciugare e riempi con le piante o i fiori che preferisci (anche secchi).

La scelta di non produrre più le monete da 1 o 2 centesimi è stata di tipo economico: allo Stato coniare una moneta da 1 centesimo costa indicativamente 4,5 centesimi, coniarne una da 2 centesimi invece 5,2 centesimi e quindi non è conveniente. Non sono dati ufficiali perché la Banca Centrale Europea e le banche nazionali non rilasciano informazioni precise ed i costi variano a seconda dei Paesi, ma si tratta di dati approssimativi considerati attendibili.

Per cercare di contenere il rischio di un rialzo dei prezzi, la legge ha imposto che i prezzi fossero adeguati per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini secondo questa regola: 0,1 e 0,2 sono arrotondati a zero, 0,3 e 0,4 a 5 centesimi; 0,6 e 0,7 sempre a 5 centesimi e invece 0,8 e 0,9 a 10 centesimi.

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