La storia di questa bambina è incredibile e nessuno poteva mai credere ad una cosa simile.
Nonostante la giovanissima età, questa bimba è entrata già nel guinness dei primati e nel cuore di tutte le persone.
L’evento è stato stupefacente e questa bambina è un esempio da seguire, anche da persone molto più adulte di lei.
L’incredibile storia della bambina
Sara Grego è una bimba di 7 anni ed, a marzo dello scorso anno, ha deciso di intraprendere la carriera da scacchista, con ottimi risultati. Infatti, la bambina di Campi Bisenzio vanta nel suo palmares già un titolo di campionessa provinciale e uno regionale.
“Un giorno, appena tornata a casa, mamma e babbo mi hanno detto che a scuola stavano organizzando un corso di scacchi. Mi hanno chiesto se io volessi partecipare, e io ho detto di si. Ero convinta della mia scelta, mi è piaciuto fin da subito. Insieme a me c’erano altri bambini della mia stessa età. Dopo un mese che ho cominciato il mio maestro ha iniziato a dirmi che ero brava e che sapevo giocare bene“. Queste sono le parole di Sara.
Il maestro Tommaso Bartolini della Asd Scacchi Bisenzio non ci ha visto male. A metà del corso, infatti, Sara ha disputato il campionato regionale, portando a casa l’ambita coppa: “Eravamo una ventina di bambini, ho vinto tre partite che mi hanno portato al trionfo. Ero contentissima. Dopo questo torneo ho partecipato anche al campionato nazionale in Sicilia. In una settimana dovevamo disputare nove partite, io ne ho vinte tre. Anche se non ho conquistato il trofeo, mi è piaciuto molto viaggiare con i miei genitori. Sarebbe il mio sogno girovagare per giocare a scacchi“.
La disciplina degli scacchi sembra complicata, ma in realtà può risultare divertente e stimolante se affrontata con lo spirito giusto: “Se si ha tanta volontà, tutti possono imparare. Le prime volte si insegna come si muovono le pedine. Dopo si insegna come si fa “l’arrocco”, che può essere corto o lungo. L’arrocco è una delle mosse più importanti degli scacchi, e si fa con il re e con la torre“.
Guai però a chiedergli la sua strategia: “Ne ho una in particolare, ma non voglio che si dica, deve rimanere un segreto“.
L’orgoglio dei genitori Silvia e Fabrizio è alto: “Siamo contenti che tutto ciò gli piaccia. Tutto è nato perché questo gioco implica la calma e il ragionamento, per tenere a bada la sua esuberanza. Non ci aspettavamo che andasse così bene. Il maestro ci dice che nonostante la giovane età, è una bambina che sta molto attenta e che apprende velocemente. Vedremo in futuro come andranno le cose“.