Dal 2020, con lo scoppio della Pandemia da Covid-19, lo smart working ha preso sempre più piede anche in Italia.
Lo smart working è una modalità di lavoro che ha fatto irruzione nelle nostre vite a causa della pandemia di Covid-19, Infatti, per molti, è stata l’occasione per ripensare al rapporto con le proprie occupazione e routine quotidiane, tanto da convincere molte aziende ad accelerare e introdurre lo smart working come possibilità ordinaria.
L’attuale impennata dei prezzi delle materie prime, però, ha portato molti lavoratori a fare un passo indietro. Restare a casa per lavorare, per uno o più giorni della settimana, rischia di appesantire ulteriormente gli esborsi per luce e gas.
I segreti per risparmiare lavorando da remoto
Secondo un’indagine effettuata nel febbraio del 2022 da Selectra, il servizio che mette a confronto le offerte di luce, gas e internet, un lavoratore in smart working per l’intero orario di lavoro, affidandosi al servizio di maggior tutela, nel mese oggetto della rilevazione, avrebbe speso 57 euro in più nella bolletta mensile della luce rispetto a febbraio 2021 (+230%) e 159 euro in più per il gas (+220%), sempre rispetto a febbraio 2021.
Lo smart worker full time che è invece passato al Mercato Libero, pagherà sempre di più rispetto all’anno scorso, ma riuscirà a risparmiare a febbraio 2022, rispetto al Tutelato, 45,5 euro sulla bolletta della luce e 32 euro su quella del gas.
Stando alle analisi di Selectra, relative al febbraio 2022, rispetto a chi era rientrato in ufficio a tempo pieno, il lavoratore in smart working ha speso 17 euro in più per la luce e 39 euro per il gas, in regime di servizio di maggior tutela (aumenti contenuti a 10 euro per la luce e 32,5 euro per il gas in caso di ricorso al mercato libero).
Il metodo per diminuire la spesa di energia e gas sarà comunque limitato, ma ci sono alcuni trucchi per contenere i consumi, agendo sui dispositivi utilizzati per lavorare. Per esempio, attivando la modalità del risparmio energetico, direttamente dall’icona della batteria del pc, si possono ridurre i consumi del 37%. Meglio, poi, disattivare lo screensaver e lasciare il pc in standby quando non è utilizzato.
Una volta finito di lavorare, il pc va spento e staccato dalla presa elettrica. Infine, è meglio scegliere un pc portatile e non un computer fisso, poiché si può anche installare uno schermo aggiuntivo, meglio se con tecnologia Lcd. Rispetto ad uno schermo tradizionale, infatti, i consumi vengono abbattuti del 70%.