Chi l’ha visto con i propri occhi, è rimasto senza parole. La condensa al posto dello smog porta ad una svolta definitiva.
La sostenibilità ambientale resta uno dei temi più caldi degli ultimi anni. La rivoluzione, infatti, è partita dalla ragazza attivista Greta Thunberg che, con i suoi comizi, ha risvegliato l’interesse dell’intero pianeta e delle nuove generazioni verso l’attuale situazione ambientale.
Il movimento ha permesso l’espansione di auto elettriche a basso consumo, come la Tesla dell’iconico imprenditore Elon Musk, fino a tutte le versioni ibride delle altre case automobilistiche.
Enea ha testato la prima berlina ad idrogeno. La ricerca, infatti, è partita dalla casa automobilistica Toyota che vedrà come protagonista una Toyota “Mirai”. Questa macchina sarà la prima berlina a celle a combustile alimentata ad idrogeno ed emetterà solo goccioline d’acqua, vantando un’autonomia di 650 chilometri.
Il test drive si svolgerà presso il Centro Ricerche Casaccia (Roma) e vedrà come protagonisti Toyota ed Enea che, con il proprio Dipartimento di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, la collaborazione con la Sapienza di Roma e l’Associazione Italia di Ingegneria Chimica, hanno condotto un percorso formativo presso l’H2 Summer School, di 50 candidati per la preparazione al test drive.
Enea, con i suoi numerosi centri di ricerca e dipartimenti dedicati a test e sperimentazioni, resta quindi una delle imprese più all’avanguardia del settore Energy & Utility.
“Enea è attiva da anni nella ricerca su idrogeno e celle a combustibile, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una mobilità a zero emissioni“. Queste sono state le parole di Giulia Monteleone, responsabile della divisione Enea Produzione, Storage e Utilizzo dell’energia.
Inoltre, il Centro Casaccia dell’Enea è stato scelto per ospitare anche la “Hydrogen demo Valley”, il polo infrastrutturale finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica, che punta a sviluppare tecnologie, servizi e infrastrutture per dar vita ad una filiera nazionale di produzione, trasporto, accumulo e utilizzo di idrogeno.
“Per accelerare la penetrazione dell’idrogeno in questo settore, la maturità tecnologica da sola non è sufficiente: è necessario intervenire contestualmente anche sugli aspetti normativi, regolatori e incentivanti, favorendo la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno su tutto il territorio nazionale, così come è necessario promuovere la cultura dell’idrogeno, favorendone la conoscenza e l’accettabilità sociale“, conclude Giulia Monteleone.
Enea è un ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie, a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile. E’ vigilato dal Ministero della transizione ecologica e venne commissariato dal settembre 2009 al dicembre 2015.
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