Cancro, ora per la cura potrebbe bastare un semplice cerotto

Il cancro è un argomento tra i più difficili e delicati da affrontare, ma c’è una nuova scoperta che aiuta a monitorare le cure in tempo reale. Lo spiega la Fondazione Veronesi.

E’ uno dei mali del secolo, e da sempre si cerca di combatterlo in ogni modo, con la ricerca che avanza ma ancora milioni di persone si ammalano e muoiono.

Cancro
Cancro (Canva)

Secondo le ultime stime, il numero di nuovi casi diagnosticati di tumore ogni anno raddoppierà nei prossimi 25 anni, e raggiungerà i 22 milioni nel 2030.

FAST, il cerotto che monitora gli effetti delle terapie anticancro

La Fondazione Veronesi, sempre in prima fila nello studio e divulgazioni sul tema dei tumori, ha pubblicato una notizia che potrà aiutare il monitoraggio delle terapie.

FAST cerotto cancro
FAST cerotto cancro (Fonte Fondazione Veronesi)

Si chiama FAST, ed è il nome del “cerotto hi-tech” sviluppato dai ricercatori della Stanford University grazie al quale sarà possibile monitorare in tempo reale l’effetto delle terapie anticancro in modello animale. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Science Advance, che spiega che in questo modo sarà più semplice e veloce il processo di ricerca di nuove cure.

Una delle modalità più diffuse per comprendere se una determinata molecola ha effetti antitumorali è la valutazione della sua capacità di agire sulla malattia in modello animale, e come spiega la Fondazione Veronesi, “si tratta di un passaggio indispensabile prima della sperimentazione clinica nell’uomo”. Misurare il processo è fondamentale per valutare l‘efficacia della cura, e si può fare con la tecnica di far crescere il tumore sottocute, valutando quindi se un farmaco sia in grado di ridurne le dimensioni.

La tecnologia FAST da la possibilità di monitorare in continuo il tumore, in quanto fisicamente connesso con il software di gestione che invia dati per tutta la durata dell’esperimento. Il cerotto flessibile permette di monitorare il tumore in tre-dimensioni, misurando i cambiamenti che con altre tecnologie non possono essere rilevati.

In alcuni casi la misurazione viene fatta a mano con l’ausilio di un calibro. L’utilizzo di pinze metalliche per misurare i tessuti molli non è però l’ideale. Non solo, gli approcci radiologici forniscono una fotografia e non un monitoraggio in tempo reale“, spiega Alex Abramson, uno degli autori dello studio, spiegando anche la ragione della messa a punto del sistema di monitoraggio tramite un cerotto flessibile.

Fast potrebbe portare ad un’accelerazione delle sperimentazioni e accorciare dunque le tempistiche per la ricerca di nuove terapie anticancro, ed il costo è molto contenuto: circa 60 dollari.

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