Allarme in Italia per un nuovo virus che si aggiunge al Covid-19, la preoccupazione è alta, già registrati i primi ricoveri.
I virus non si fermano più, a quanto sembra dalle continue notizie sul fronte salute.
Il Covid-19 non è affatto scomparso, ed un nuovo virus già preoccupa l’Italia. Nel nostro paese il Ministero della Salute ha dato il via da tempo alla quarta dose di vaccino anti-Covid, ma intanto è arrivata una nuova influenza.
Dal 2020 la pandemia da Coronavirus ha stravolto il mondo intero, e da allora stiamo ancora combattendo e monitorando la malattia che ha portato a milioni di morti.
I ricercatori dell’Area di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno confermato che sono stati identificati 16 casi di influenza “australiana”. Attraverso l’analisi del profilo molecolare dei patogeni contratti, in tutti e 16 i bambini è stato rilevato il virus H3N2. Il primo caso era già stato individuato a fine giugno.
Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia del Bambino Gesù, ha spiegato che “La caratterizzazione di un virus è un’indagine di laboratorio che ci consente di scoprirne le caratteristiche e di capire se si tratti di un patogeno sconosciuto o già noto. Nei nostri pazienti è stato individuato l’H3N2, una tipologia relativamente comune che circola negli anni. L’ondata di contagi, partita con circa 6 mesi di anticipo dall’emisfero meridionale, inclusa l’Australia, si preannuncia intensa anche in Italia, già raggiunta dal virus fin dall’inizio dell’estate“.
I sintomi con cui si manifesta l’influenza australiana sono “i sintomi tipici del male di stagione: stanchezza, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all’apparato respiratorio e gastro-intestinale. Nei soggetti a rischio e in caso di comorbilità la malattia può avere effetti più gravi”, ha dichiarato Alberto Villani, Direttore del Dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale.
Riguardo come affrontare questo nuovo ceppo, Villani ha spiegato che in Italia dal 1 ottobre partirà la somministrazione del vaccino “aggiornato”, che prevede appunto la copertura del ceppo H3N2. “Vaccinare contro l’influenza tutti i bambini, soprattutto se fragili, a partire dai 6 mesi di età. La doppia vaccinazione, antinfluenzale e anti-Covid, è particolarmente importante e indicata per tutte le fasce di popolazione più fragili. Il vaccino è uno strumento sicuro per proteggere sia loro che i soggetti più a rischio del nucleo familiare”.
Il virus influenzale H3N2 è stato sequenziato per la prima volta in Italia ad agosto, dal laboratorio di Igiene dell’ospedale San Martino di Genova, diretto dal professor Giancarlo Icardi. Il virus fu riscontrato in un giovane genovese di rientro da una vacanza e arrivato in pronto soccorso con sintomi quali febbre alta, mal di gola, tosse grassa, dolori ossei e malessere generale. Il ragazzo, vaccinato contro il Covid con tre dosi e risultato negativo al tampone, è stato ricoverato.
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