Michael Jackson ha fatto la storia della musica, ma in pochi avevano capito di quale malattia davvero soffrisse.
Il re del pop è morto a Los Angeles il 25 giugno 2009, lasciando milioni di fans in tutto il mondo orfani della sua musica e del suo talento.
Parlare di Michael Jackson vuol dire parlare della storia della musica e non solo. The King of Pop è stato l‘artista dei record, che rimarranno per sempre nella storia.
Vitiligine, la malattia che affligge milioni di persone
L’artista americano vanta record da brividi nella storia musicale. Il suo sesto album Thriller, è il più venduto nella storia della musica, avendo superato le 100 milioni di copie a livello globale, delle quali nei soli Stati Uniti, rendendolo l’album in studio più venduto e più certificato nel Paese.
Michael Jackson è morto il 25 giugno del 2009, ed in suo onore è stata scelto questo giorno per celebrare il World Vitiligo Day, la Giornata Mondiale della Vitiligine, celebrata per la prima volta nel 2011. La star, infatti, è stata una delle milioni di persone colpite da questa malattia della pelle che, come spiega la professoressa Clara De Simone, professore associato di Dermatologia presso l’Università Cattolica di Roma, Policlinico Gemelli “si manifesta con la perdita del normale colorito in alcune zone che assumono quindi un colore bianco-latte”.
La Fondazione Veronesi spiega che si tratta di una patologia che colpisce lo 0,5-2% della popolazione generale con una maggiore incidenza nella popolazione asiatica, senza una significativa differenza tra i due sessi, e che può insorgere a qualsiasi età – ma nel 70% dei casi, si verifica entro i 30 anni di età.
La vitiligine è provocata dalla mancanza di melanociti, ossia le cellule deputate alla produzione di melanina, e le zone generalmente prive di pigmento sono il dorso delle mani e dei piedi e le aree intorno agli occhi e alla bocca. Poiché, come spiegano gli esperti “l’estensione è variabile da individuo a individuo e può modificarsi nel corso del tempo“, è probabile che anche il re del pop abbia vissuto fasi diverse della malattia.
L’autopsia effettuata il giorno dopo la morte del cantante, ha confermato che Jackson soffriva di vitiligine e di lupus eritematoso sistemico, due malattie della pelle autoimmuni. Fu proprio per il fenomeno dell’apparizione delle macchie chiare sulla pelle, che il cantante decise di schiarire le poche zone della pelle rimaste scure, come confermato dalla sua truccatrice.
Nella storia la vitiligine è sempre esistita, ad esempio nel Settecento spesso veniva confusa con la lebbra, per poi essere meglio identificata come malattia acquisita e spesso ereditaria e con componenti autoimmuni solo nel secolo scorso.
Nei secoli, infatti, coloro che erano affetti da vitiligine venivano chiamati “uomini leopardo”, e a volte esibiti come veri e propri fenomeni da baraccone. Ne ha parlato lo studioso americano Charles D. Martin nel suo libro del 2002 The White African American Body, con storie ed immagini provenienti dalla cultura popolare americana dal diciottesimo secolo fino ai nostri giorni.