Un’operazione da record si è tenuta proprio in Italia e ha riguardato un essere non proprio piccolo. È una delle prime volte che un centro si occupa di un intervento su una stazza di questo tipo.
L’operazione si è svolta presso Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) di Torino, a Grugliasco. La cosa particolare non è solo l’animale, unico, a cui è stata fatta l’operazione ma proprio l’organizzazione del tutto. Non esisteva né uno spazio così grande né tanto meno delle strumentazioni adeguate.
Il Centro d’eccellenza ha fatto un vero e proprio miracolo riuscendo a portare a termine l’intervento. Le immagini sono state diffuse proprio dal Centro e ci permettono di ammirare dal vivo quello che è stato fatto.
L’animale che è stato preso in cura è un pitone giallo di un proprietario privato. Il povero Pippo non mangiava da ben 9 mesi e benché i pitoni siano abitualmente abituati a mangiare anche una sola preda abbondante al mese, nove erano veramente troppi. Fare l’operazione era difficile ma anche degli accertamenti come la TAC risultava impossibile.
Quindi il lavoro è stato veramente complesso, sin dal principio per organizzare. Il Centro ha postato sulla pagina social anche dei video per far capire come è stato svolto il tutto. Ovviamente si occupano sempre di animali difficili ma in questo caso, oltre al tipo di animale, era la stazza a creare non poche difficoltà. Pippo è un pitone albino di 5 metri, un esemplare maschio di 23 anni e di 58 chili.
Aveva un blocco intestinale che i veterinari hanno dovuto rimuovere, dopo averlo individuato grazie alla TAC. L’ostruzione era lunga un metro e per questo l’animale non riusciva più a mangiare. È stata necessaria la presenza di un tecnico faunistico e di una squadra intera per poter prelevare l’animale. Sono stati utilizzati sei diversi tavoli operatori connessi tra loro per creare una lunghezza di circa sei metri e adagiare comodamente Pippo.
L’intervento è riuscito alla perfezione, l’animale è guarito ed è stato riconsegnato al suo padrone. In questo caso ingegno e professionalità sono stati determinanti. Pippo è stato ricoverato per tre giorni, poi è tornato nel suo ambiente domestico dalla persona che lo detiene legalmente.
Una vicenda che ha dell’incredibile e che dimostra anche la grande professionalità del team e le capacità di incontrare le esigenze di un animale così grande eppure tenuto in condizioni domestiche e quindi bisognoso di aiuto per un problema.
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