La morte della Regina Elisabetta ha lasciato il mondo senza parole, ma c’era un segnale che era sotto gli occhi di tutti, a cui in pochi avevano fatto caso.
A due giorni dalla morte della sovrana che ha fatto la storia, le ricostruzioni sulle ultime ore di vita si stanno susseguendo.
La Regina Elisabetta è entrata definitivamente nella storia con la sua scomparsa, che l’ha nuovamente incoronata come secondo sovrano più longevo della storia inglese.
Elisabetta II, i lividi sulle mani nell’ultima apparizione pubblica
Mentre si attendono i dettagli ufficiali sulle cause del decesso della sovrana inglese, emergono dei segnali che fanno pensare al suo stato di salute nelle ultime ore.
La Regina Elisabetta è deceduta nella giornata di giovedì 8 settembre, a poche ore dall’improvviso precipitarsi delle sue condizioni di salute che avevano convinto i medici a chiamare a Balmoral il resto della famiglia reale, giunta poco dopo al capezzale della sovrana.
Le domande riguardo le cause della morte della regina sono ancora molte, ma un segnale a proposito dello stato di salute della sovrana era sotto gli occhi di tutti, ma inizialmente in pochi ci avevano fatto caso. A rivelarlo sono le foto dell’ultimo incontro ufficiale della Regina due giorni prima di morire, martedì 6 settembre, con il primo ministro Truss.
La nomina del nuovo primo ministro era stata eccezionalmente spostata a Balmoral – e non a Buckingham Palace come previsto in questi casi – dove i medici avevano consigliato alla Regina di restare ancora. Durante l’incontro, immortalato dalle foto di rito, la Regina era apparsa sorridente come spesso accadeva, ma ricurva sul suo bastone e soprattutto con le mani che presentavano vistosi ematomi.
I lividi sulla mani della Regina potrebbero essere dovute a trattamenti come flebo o trasfusioni, per cercare di tenere in forze il fisico ormai indebolito dall’età e probabilmente dalle conseguenze del Covid, che la sovrana aveva contratto a febbraio, seppur in forma lieve.
I lividi, anche definiti contusioni o ecchimosi, si formano quando una parte del corpo viene colpita e le fibre muscolari ed il tessuto connettivo sottopelle vengono schiacciati senza che la pelle si laceri. Il sangue che proviene dai capillari sottocutanei lesionati si riversa sottopelle e, non potendo fuoriuscire, rimane intrappolato causando la comparsa di una macchia rossastra o violacea, il livido.
Il colore violaceo sul dorso delle mani si può manifestare a seguito della cosiddetta “porpora di Bateman”, una patologia benigna di frequente riscontro nella popolazione anziana, caratterizzata dalla comparsa, in seguito a lievi traumi, di chiazze purpuriche; le zone più colpite dalla porpora sono il dorso delle mani, gli avambracci e la regione anteriore delle gambe. Come spiega il dermatologo Giuseppe Ferro “la loro insorgenza è da attribuire alla riduzione, tipica della cute invecchiata, del collagene dermico perivasale e quindi alla riduzione del sostegno dei vasi, rendendoli, in ultima analisi, più fragili. In conseguenza di ciò, un trauma, anche minimo, è capace di rompere il vaso e riversare nel derma il suo contenuto [il sangue]“.