Il caffè espone chi lo beve ad un rischio che in molti non immaginano. Adesso è arrivata la conferma, andiamo a vedere nello specifico a cosa ci si riferisce.
Quanti di noi amano bere il caffè? ebbene, ora uno studio conferma una problematica che la bevanda provoca al nostro organismo.
Secondo i dati, ben il 75% degli italiani consuma quotidianamente il caffè, sia in casa che fuori, e questo risulta essere la bevanda più famosa ed amata in assoluto.
Caffè, l’effetto collaterale che affligge molti consumatori
Il caffè e il tè sono le bevande più popolari consumate in tutto il mondo e contengono come ingrediente la caffeina. Alcuni studi hanno rivelato i punti a favore sulla nostra salute, ma c’è un effetto collaterale che affligge molte persone che lo bevono.
Molti studi concordano sul fatto che il caffè sia efficace per la salute cardio-vascolare e dell’apparato digerente, in particolare del fegato, e che favorisca il dimagrimento, aumentando la termogenesi indotta dalla dieta e l’utilizzo di grassi a scopo energetico. Al contrario però un eccessivo consumo di caffè va ad aumentare la produzione dei succhi gastrici, e provocare problemi di pressione e di tachicardia.
Ma uno studio di Xuan-Zheng Shi, un professore di medicina interna dell’University of Texas Medical Branch, che ha voluto andare a fondo riguardo agli effetti del caffè sul microbiota intestinale, ha provato gli effetti su alcuni topi da laboratorio. Presentata alla Digestive Disease Week a San Diego, in California, la ricerca dello scienziato si è basata sulla somministrazione ai topi di una soluzione di caffè (normale e decaffeinato) attraverso una piastra di Petri (il piattino piato da laboratorio).
Il risultato è stato, dopo 3 giorni di somministrazione della bevanda, l‘aumento della capacità di contrazione della muscolatura dell’intestino tenue. Analizzando inoltre le feci dei roditori, è stato riscontato che la crescita batterica intestinale diminuisce con una soluzione di caffè. Secondo quindi i primi risultati evidenziati da Xuan-Zheng Shi, il caffè ha sicuramente degli effetti che potrebbero, ad esempio, aiutare tutte le persone affette da patologiche di immobilità intestinale; questo perché, somministrato con le opportune dosi, potrebbe riportare ad un normale equilibrio del transito intestinale.
Gli specialisti consigliano, in condizioni normali di salute generale, che la dose massima consigliata di caffè è di 3 tazzine al giorno, ma questo ultimo studio non ha ancora chiarito se ad essersi ridotti siano i livelli di batteri benefici o di batteri dannosi per l’intestino. Ciò che è provato è il movimento intestinale che provoca, e ciò potrebbe spiegare anche alcuni effetti collaterali nell’uomo.