Nuove rivelazioni incredibili riportano a galla i fatti intorno alla morte di Lady Diana. “Nessuno aveva notato una ferita”. Vediamo di cosa si tratta.
Proprio oggi ricorre l’anniversario della morte dell’amatissima Lady Diana Spencer, ma la sua presenza e la sua storia continuano a vivere nel tempo.
Oggi, nel 1997, Lady Diana morì assieme al compagno Dodi Al Fayed a Parigi, sotto il tunnel dell’Alma. La tragedia vive ancora in tutti noi, dopo 25 anni.
Lady D, quella ferita che nessuno aveva visto
Tutti abbiamo ancora negli occhi e nel cuore quella notte tra il 30 e il 31 agosto del 1997, quando il mondo per un attimo si è fermato alla notizia della tragica scomparsa dell’amatissima Diana Spencer.
L’ex moglie del principe Carlo, ha conquistato i sudditi inglesi e poi le persone che in tutto il mondo l’hanno sempre seguita ed apprezzata per la sua dolcezza ed umanità. La gente si è affezionata ancora di più a Lady Diana dopo l’allontanamento da Carlo d’Inghilterra, che le è valso l’appellativo di principessa triste.
In realtà di Diana restano i sorrisi alle persone, le visite umanitarie, ma soprattutto l’amore per i figli William e Henry. La principessa è rimasta, anche dopo il divorzio da Carlo, una icona di stile per tutte le donne, ed il suo look è stato imitatissimo negli anni. Elegante, bella, sensuale, dolce, lady Diana aveva voltato pagina lontana dalla corte inglese, accanto al compagno Dodi Al Fayed.
Proprio l’estate del 1997, fu quella in cui la storia d’amore tra i due divenne pubblica, complici gli scatti storici dei paparazzi che hanno ripreso Diana sullo yatch di Al Fayed, durante la loro vacanza nel mar Mediterraneo. Le vacanze dei due continuarono poi con la fuga romantica a Parigi, dove soggiornarono all’Hotel Ritz. Ma fu proprio all’uscita dallo storico albergo, che purtroppo la coppia incontrò la morte.
Nella notte del 31 agosto 1997, sotto il tunnel de l’Alma, la macchina che trasportava Diana e Dodi ebbe un incidente gravissimo. Dodi morì sul colpo, insieme all’autista, mentre Diana spirò poche ore dopo in ospedale. Ma dopo anni, sul settimanale Oggi è stata pubblicata una intervista al medico Richard Sherpard, il medico forense che nel 2004 è stato incaricato dalle autorità britanniche di indagare sulla morte della principessa, scoprendo alcuni dettagli che in passato nessuno aveva notato.
“La principessa era incastrata dietro il sedile del bodyguard, per questo motivo hanno avuto serie difficoltà nel liberarla dalla trappola di lamiere. Le condizioni del bodyguard, però, erano più critiche rispetto a quelle di Lady D. In quel frangente nessuno aveva notato di una ferita, uno strappo molto profondo vicino la vena polmonare. Diana era ferita molto gravemente, ma i medici la vedevano stabile“, ha spiegato il dottore.
“Nel frattempo quella ferita ha cominciato a sanguinare e lei è svenuta. Solo più tardi quando è arrivata in sala operatoria si è scoperto il vero problema, ma oramai era troppo tardi. Avrebbe avuto qualche livido, qualche costola rotta ma sarebbe ancora in vita. I soccorritori invece, salvando la bodyguard hanno perso tempo prezioso“, ha specificato Shepard. Il dottore ha anche fatto una rivelazione su Henry Paul, l’autista dell’auto in cui è morta Diana “Il monossido di carbonio che è stato trovato nell’autista è un vero mistero. E inoltre non è chiaro perché sono state rivelate tracce di una medicina che viene usata contro i vermi nell’intestino dei bambini. Suono tutto molto strano”.