Per la ragazza è l’inizio di un incubo poiché nota delle perdite di latte dal seno, ma non è incinta.
La giovane nota delle perdite chiare dal seno, ma non da importanza all’accaduto inizialmente poiché non pensa si tratti di un grave problema.
L’adolescente si accorge di avere una fuoriuscita di latte dal seno, ma non è incinta, bensì è qualcosa di molto più pericoloso.
La ragazza perde latte dal seno ma non è incinta
Jessica Buck, 17 anni, di Carterton, Oxfordshire, nota delle perdite chiare dal suo seno. Il primo giorno non dà importanza all’avvenimento ma, quando il problema continua a ripetersi di continuo, cerca di capire cosa possa essere e scopre si tratta di latte.
Dopo aver fatto qualche verifica online, la giovane si rende conto che potrebbe essere incinta. Infatti, solamente alle donne incinte capita la fuga di latte dal seno. La 17enne, inoltre, soffre di altri sintomi della gravidanza come nausea e stanchezza.
“Dovevo mettere degli assorbenti nel reggiseno perché la quantità di latte era diventata importante. Il reggiseno era sempre bagnato e io ero piuttosto in imbarazzo ma non mi andava di dire nulla a nessuno’”. Queste sono le parole della giovane al Sun.
Jessica lavorava come assistente di vendita, quindi si trovava spesso davanti al pubblico e si sentiva molto a disagio. Un giorno, però, decide di raccontare tutto a sua madre, che la porta immediatamente da un medico. Le analisi del sangue non rilevano nulla in particolare, così la ragazza effettua degli esami approfonditi al Churchill Hospital di Oxford.
Solamente in quel momento, viene diagnosticata alla ragazza un tumore benigno al cervello, in particolare alla ghiandola pitutaria.
“Mia madre è rimasta scioccata di fronte alle parole del medico ed anche io”, continua Jessica.
In pratica, il tumore faceva mal funzionare la ghiandola pitutaria: essa produceva prolattina, ossia l’ormone che stimola la produzione di latte dopo la nascita di un bimbo. Le opzioni sono due: o Jessica si sottopone ad un intervento per rimuovere la massa tumorale o prende dei farmaci per tenere sotto controllo la ghiandola. La ragazza opta per la seconda opzione che, in effetti, tengono sotto controllo i suoi sintomi, ma dopo 3 anni, quando smette con la terapia farmacologica, i sintomi ritornano più severi di prima.
“Mi hanno anche riferito che un tumore come il mio, il prolattinoma, causa infertilità. Sono giovane e non voglio figli ora, ma mi preoccupo per il futuro“, conclude la ragazza.