Avete mai pensato che l’equilibrio può avere a che fare con la nostra longevità? Ora ve lo dimostriamo.
L’equilibrio non è importante solo per le nostre azioni quotidiane, ma può indicarci addirittura quanto siamo o meno longevi. Vediamo come.
Avete mai pensato al vostro equilibrio, o anche provato a fare il classico test ad esempio restando in piedi solo appoggiandosi su un piede?
Equilibrio, come capire se siamo a rischio
La notizia è apparsa su Il Corriere, e si tratta di uno studio portato avanti da un team brasiliano e pubblicato sul BMJ.
Sembra ci sia un modo molto semplice e veloce, da fare da soli senza ausili particolari, per misurare la propria longevità. Ebbene, si tratta proprio di capire quando a lungo si riesce a rimanere in equilibrio su una sola gamba. Questo test, secondo gli scienziati, può far capire come si invecchierà, ma non solo.
Secondo gli studiosi, fare questa semplice prova può aiutare a stimare il tasso di rischio di ictus e demenza. Secondo i ricercatori, il 20% dei 1.700 anziani testati per questa ricerca, non è riuscito a bilanciarsi per oltre 10 secondi.
I ricercatori hanno legato l’incapacità di rimanere in equilibrio, al rischio di morte; nel particolare, la mancanza di equilibrio è stata associata ad un raddoppiato rischio di morte entro 10 anni. L’età e la fragilità sono dei fattori che ovviamente hanno il loro peso. Un altro studio, effettuato precedentemente, aveva quantificato in 22 secondi il limite minimo di resistenza per i settantenni, che scendeva a 9 per gli ottantenni.
Anche il test del cordoncino può aiutare a capire molte cose: si misura l’altezza usando un cordoncino, tagliandolo poi a misura, poi lo si piega a metà e lo si fa girare attorno alla vita- Il girovita dovrebbe essere inferiore alla metà dell’altezza.
Chi ha tra i 40 e i 60 anni, dovrebbero riuscire a mantenersi in equilibrio su una gamba sola per un minuto, almeno nella media, mentre chi è molto in forma ed allenato chiaramente aumenta la prestazione. In generale il team consiglia di controllare la frequenza cardiaca, sia a riposo che sotto sforzo, ma anche il numero di nei. Se sul corpo ci si accorge di averne troppi, c’è un maggior fattore di rischio di ammalarsi di melanoma, il tumore della pelle.
Per misurare infine se si è abbastanza riposati, bisogna vedere se nell’orario tra le 11 e le 12 si è concentrati o meno. Occhi anche all’udito, fattore a cui in pochi fanno attenzione.