Lo spazzolino da denti lo utilizziamo ogni giorno, ma sapere cosa c’è sopra, ti farà restare inorridito.
Quando usiamo lo spazzolino da denti, spesso sottovalutiamo un aspetto importante, al quale bisogna fare assolutamente attenzione.
I primi spazzolini da denti risalgono addirittura al 3500 a.C., ossia ai tempi degli antichi Egizi e Babilonesi. Sono stati infatti ritrovati addirittura nelle piramidi egiziane!
Spazzolino da denti, da oggi farai più attenzione!
Per arrivare ai giorni nostri, e quindi a spazzolini più simili, dobbiamo arrivare alla Cina del Quattrocento, dove si realizzavano con una testina composta da peli di cinghiale siberiano, che venivano inseriti in bastoncini di bambù. Ma veniamo ai giorni nostri, e ai nostri spazzolini, certamente molto più evoluti. In commercio se ne trovano di ogni tipo.
Tra le tipologie più comuni troviamo quello più famoso e utilizzato, ovvero lo spazzolino manuale e lo spazzolino elettrico (che si aziona in modo elettrico, e può aiutare meccanicamente e in maniera più precisa a pulire anche le zone più difficili della bocca). Ce ne sono con setole morbide, o più dure. Per la buona igiene orale, si consiglia sempre di utilizzare uno strumento importante quale il filo interdentale.
Quello che però spesso ignoriamo, è che lo spazzolino da denti, è un accessorio tra i più esposti a contaminazione da germi e batteri. Secondo uno studio inglese, su uno spazzolino sono presenti circa 10 milioni di batteri, e la cosa che più fa orrore è che questo dato supera addirittura quello di organismi presenti su pavimenti di bagni pubblici e tavolette del water.
Il dato preoccupante, è che circa il 70% degli spazzolini sono contaminati già dopo il primo utilizzo, perché i batteri posso annidare tra le setole, soprattutto se queste ultime sono troppo vicine tra di loro; per questo il primo consiglio è di acquistare spazzolini con setole morbide. Ma non solo, ci sono altri aspetti a cui fare attenzione.
La contaminazione può arrivare anche da altri elementi del bagno, come il water, che spesso si trova vicino ai lavandini, e quindi quando si tira lo sciacquone potrebbe rilasciare schizzi che possono contaminare ulteriormente lo spazzolino. Ma un errore enorme, che in molti fanno, è quello di chiudere in una custodia la testina dello spazzolino; noi lo facciamo per un fatto di igiene, ma in realtà l’ambiente umido e chiuso è l’habitat ideale per la sopravvivenza e il moltiplicarsi dei batteri.
Studi recenti hanno evidenziato che negli spazzolini da denti sono stati ritrovate alcune versioni mutanti dello streptococco, tra cui Staphylococcus aureus, Pseudomonas, lattobacillo, Klebsiella Candida e Escherichia Coli, cause di carie, crampi allo stomaco, diarrea.
Il consiglio è quindi di immergere nel colluttorio lo spazzolino dopo ogni utilizzo, e comunque non oltrepassare i 3 mesi prima di cambiarlo e comprarne uno nuovo.