Imparare a leggere le etichette è fondamentale, soprattutto se riguardano i vestiti per i bambini, perché alcuni indumenti potrebbero essere tossici.
Quando acquistiamo dei prodotti, soprattutto degli indumenti, spesso non facciamo attenzione al fattore sicurezza, da molti punti di vista. Vediamo quali.
L’industria della moda per i più piccoli è molto ampia, ed in continua evoluzione. Ormai possiamo dire che esiste ogni tipo di indumento, scarpe ed accessorio dedicato ai bambini.
Prodotti per bambini, attenzione alle etichette
Parlando di articoli dedicati ai bambini, uno dei problemi di cui ultimamente si parla di più è quello riguardante la sicurezza, soprattutto per alcuni prodotti specifici.
Una ricerca del Silent Spring Institute, pubblicata su Environmental Science and Technology journal ha rilevato la presenza di sostanze tossiche in circa il 60% dei tessuti per bambini etichettati come rispettosi per l’ambiente e impermeabili. Queste sostanze si troverebbero nel 72% dei capi di abbigliamento e dei tessuti classificati come “resistenti all’acqua e alle macchie”.
Le sostanze tossiche in questione sono chiamate PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) e sono composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all’acqua e ai grassi. I PFAS venivano impiegati dagli anni ’50 per la produzione di numerosi prodotti commerciali: impermeabilizzanti per tessuti; tappeti; pelli; insetticidi; schiume antincendio; vernici; rivestimento dei contenitori per il cibo; cera per pavimenti e detersivi.
L’utilizzo più noto di questi composti è probabilmente per il rivestimento antiaderente delle pentole da cucina, e nella produzione dei tessuti tecnici (GORE-TEX®, Scotchgard™). Queste sostanze sono anche conosciute come “sostanze chimiche per sempre”, perché non si decompongono in maniera naturale. Come si possono individuare quindi queste sostanze?
Lo studio americano ha testato 93 prodotti utilizzati da bambini e adolescenti, etichettati come resistenti alle macchie e all’acqua, ecologici e non tossici. Biancheria da letto, arredi e abbigliamento sono stati tra i primi ad essere testati, ed è stata rilevata una concentrazione di fluoro elevata. I PFAS sono stati trovati solo in prodotti etichettati come resistenti all’acqua o alle macchie, e più frequentemente in mobili imbottiti, vestiti e protezioni per cuscini. Il PFOA, eliminato negli Stati Uniti, è stato invece rilevato in alcuni prodotti, per la maggior parte provenienti dalla Cina.
Uno degli autori dello studio, Laurel Schaider, ha affermato “È sicuramente una preoccupazione perché queste sostanze chimiche tossiche possono farsi strada nei corpi dei bambini“. Gli studi hanno ormai chiarito che questo tipo di sostanze chimiche possono essere collegate a malattie quali tumori, difetti alla nascita, malattie del fegato, malattie della tiroide, indebolimento del sistema immunitario, malattie ormonali.