Parliamo del frigorifero, elettrodomestico che tutti abbiamo in casa. Ecco perché se non lo utilizzi nel modo giusto, dovresti smettere subito.
Il frigorifero è ormai presente in tutte le case e in tutti i luoghi, ed è indispensabile per la conservazione di alcuni cibi.
In estate l’elettrodomestico più usato e ricercato è senz’altro il frigorifero, aiuto fondamentale nelle calde giornate estive, soprattutto in questa afosa estate.
Frigorifero, ecco cosa non mettere
Tutti noi abbiamo un frigorifero, ed è ormai un elettrodomestico necessario, tanto che in commercio se ne trovano di molti modelli ed anche portatili.
Siamo abituati a mettere in frigorifero qualunque cosa, senza prima accertarci di un elemento fondamentale, se parliamo di cibo: la modalità di conservazione. Questo fattore è importantissimo, ma non tutti ci fanno caso, e potrebbe portare a numerosi problemi.
La prima cosa a cui fare attenzione è impostare una temperatura ideale del frigorifero, e secondo gli esperti dovrebbe variare tra i 4 e i 7 gradi, considerando però la stagione calda in cui generalmente si necessita di temperature basse. La giusta impostazione della temperatura nel frigorifero, permette di conservare gli alimenti sani e perfettamente conservati, oltre che un giusto consumo energetico.
Lo sbagli più grande che facciamo nell’utilizzare il frigorifero, è proprio quello di come riponiamo e conserviamo gli alimenti, e questo può portare ripercussioni pericolose come la proliferazione di batteri. Il problema nasce in particolare durante il periodo caldo, quando abbiamo voglia e bisogno di mantenere tutti i cibi più freschi, e quindi mettiamo praticamente tutto in frigo.
Questa scelta, però non vale per tutti gli alimenti. Quello che infatti non dovresti riporre in frigo sono pomodori, patate, aglio e cipolla, banane, pane, miele e caffé, tanto per nominare i più famosi. Importante e delicato è l’argomento sulle mozzarelle, perché quella di bufala non va messa in frigorifero, perchè la sua componente grassa può cristallizzarsi, e andrebbe quindi conservata nel suo siero a temperatura ambiente (18-25°) e consumata entro tre giorni.
E’ importante non mettere troppo attaccati gli alimenti, ma lasciargli lo spazio per “respirare”. Nelle mensole più basse è buona norma riporre cibi crudi come carne e pesce, mentre nei cassetti è meglio mettere frutta e verdura. Ultima fondamentale accortezza è quella di riporre i cosiddetti avanzi di cibo cucinato in contenitori ermetici adatti al frigorifero, ma soprattutto di fare attenzione al cibo caldo, che provoca l’innalzamento della temperatura interna e quindi il proliferare di batteri. Meglio attendere che il cibo si raffreddi, tenendolo a temperatura ambiente per 1 o 2 ore.