L’atroce storia è durata per 8 anni, in cui lei aveva rapporti con il loro cane mentre lui filmava il tutto.
Un episodio disgustoso e vergognoso che ha visto protagoniste due persone e il loro animale domestico.
La donna ha partecipato volontariamente ad attività sessuali con il suo cane, mentre il suo fidanzato riprendeva la scena.
L’atroce vicenda durata 8 anni
Secondo quanto riportato dalle autorità, una donna di 36 anni per otto lunghi anni, ha fatto sesso con il suo animale domestico. Il suo ex fidanzato registrava il tutto e successivamente salvava i video su un disco rigido.
Un comportamento vergognoso che ha portato all’arresto di Christina Calello, e del suo ex fidanzato 39enne, Geoffrey Springer.
“La donna ha svolto attività sessuale volontariamente con il suo cane, più volte nel corso di otto anni. Anche l’ex fidanzato rischia moltissimo con l’accusa di aver registrato gli atti e di averli salvati su una chiavetta”. Queste sono le parole dello sceriffo della contea di Pinellas.
A seguito delle indagini, gli agenti hanno sequestrato l’animale all’ex coppia e lo hanno portato in un ospedale veterinario della zona per accertamenti e per verificare il suo stato di salute. Le forze dell’ordine non hanno rivelato la razza del cane, ma fortunatamente hanno assicurato che l’esito dei controlli ha certificato le buone condizioni e l’assenza di ferite visibili. Il giudizio dei due indiziati rimane chiaramente lo stesso e, proprio per questo motivo, sono stati immediatamente trasferiti nel carcere di Pinellas, dove resteranno durante le indagini.
I numeri del maltrattamento contro gli animali sono agghiaccianti e in continua crescita. Secondo Zoomafia della Lega AntiVivisezione, infatti, nel 2018 in Italia, ogni 55 minuti è stato aperto un fascicolo giudiziario per reati a danni di animali, per un totale di 26 fascicoli al giorno con 16 indagati.
“Serve inasprire le pene per i maltrattamenti. Spesso sono figli dei traffici della malavita organizzata, quindi è necessario che gli inquirenti possano fare indagini più approfondite. Inoltre non è possibile lasciare la possibilità ai condannati per maltrattamenti di tenere altri animali. È necessario un divieto“. Queste sono le dichiarazioni del presidente della Lega AntiVivisezione, Gianluca Felicetti.
Le scuole devono essere la prima tappa obbligata per un’educazione sugli animali e lo raccontano soprattutto i casi in aumento di minorenni responsabili di violenze contro gli animali. Intervenire fin dalla più tenera età per evitare atteggiamenti di questo genere, è un obiettivo da perseguire con forza.