Il conduttore è rimasto sotto shock alla notizia della tragica morte in diretta tv di una persona.
Lunedì 1 agosto è andata in onda la prima puntata di Uno Mattina, condotta da Maria Soave e Massimiliano Ossini.
Purtroppo, l’incidente avvenuto a Porto Cervo in Sardegna, è stato annunciato direttamente dal conduttore del programma della Rai.
La vittima dell’incidente di Porto Cervo
La vittima, l’armatore della barca, è un uomo di 63 anni di nazionalità inglese. Gli uomini della Guardia Costiera di Olbia e Porto Cervo lo hanno recuperato ancora cosciente, ma è morto poco dopo i soccorsi. L’incidente è avvenuto intorno alle 20.40 mentre il gruppo stava navigando di fronte alle isole Li Nibani. Lo yacht di 21 metri è semiaffondato ed è stato successivamente recuperato e trainato dai rimorchiatori allo scalo di Porto Cervo. A Ponza, invece, una barca ha preso fuoco, ma per fortuna non ci sono stati feriti.
“Una persona è morta e 6 sono rimaste ferite. Questo è il terribile bilancio di un incidente che ha visto coinvolto uno yatch che si è schiantato contro gli scogli. Sembra che la manovra del comandante sia stata dettata dal tentativo di evitare lo scontro con un’altra imbarcazione. L’estate è per noi una stagione di vacanza, ma per la Guardia Costiera è un periodo di grande lavoro”. Queste sono le parole iniziali di Massimiliano Ossini, conduttore di UnoMattina.
Successivamente, durante il programma, si è parlato della cosiddetta febbre del Nilo, poiché ha visto aumentare i casi specialmente in Veneto.
“Sono già una cinquantina i casi registrati in Italia, quindici dei quali la settimana scorsa. La regione più colpita è il Veneto. La provincia con il maggior numero di malati è quella di Padova. Si tratta di un virus che si è originato in Africa, sulle sponde del Nilo. Viene trasmesso dalle zanzare e le alte temperature estive non ci aiutano”, continua Ossini.
Il virus del Nilo Occidentale è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna colpita da una febbre particolarmente alta. In seguito, il virus è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi infine anche in altri Paesi. La malattia inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa (specie in Egitto), in Medio Oriente e in India. In Italia, dal 2008 al 2014 si sono registrati più di 130 casi in sette regioni e attualmente da giugno 2022, i casi accertati sono 94.