Chi non ama mangiare una bella fetta di anguria per combattere la calura estiva? ecco però che ogni qual volta ne addentiamo una fetta commettiamo un imperdonabile errore: gettare via i semi dell’anguria.
L’estate è arrivata, ed anche la nostra alimentazione si è adeguata alla stagione in corso. Come tutti sappiamo, nella hit parade degli alimenti estivi ci sono frutta e verdura, che durante la stagione calda sono davvero moltissimi e soprattutto ricchi di elementi importanti per la salute. Tra questi c’è l’anguria. Quello che non sappiamo però, è il segreto che nascondono i semi che invece buttiamo abitualmente.
Colori e sapori sono le caratteristiche della bellissima frutta e verdura tipiche della stagione estiva. Tra giugno e settembre sulle nostre tavole possiamo portare fragole, ciliegie, albicocche, fichi, nespole, pesche, susine, melone e…l’anguria.
L’anguria è anche detta cocomero, matura durante la piena estate, ed è considerata il frutto per eccellenza della stagione calda. E’ una pianta della famiglia delle cucurbitacee, dalla coltivazione molto simile a quella del melone. Un cocomero può arrivare a pesare fino ad oltre 20 kg., dei quali ben il 93% è formato da acqua. Come i pomodori, anche l’anguria ha un pigmento che le dona il colore, il licopene – importante per combattere gli stati infiammatori e protegge l’apparato cardiovascolare.
Mangiare il cocomero in estate è ottimo per l’apporto di sali minerali e per la grande quantità di acqua e quindi idratazione che assicura al nostro organismo. Quello che però non sa quasi nessuno, è che anche i suoi semi possono avere degli effetti benefici. Quasi sempre, infatti, tendiamo ad eliminare e buttare i semini che si trovano all’interno della classica fetta d’anguria. Sbagliato! Ecco cosa possiamo farne.
Perché non dovresti buttare via i semi dell’anguria?
I semi di anguria, non tutti lo sanno, hanno anch’essi delle proprietà benefiche, in quanto ricchi di sali minerali (come ferro, zinco e magnesio), proteine, vitamine e omega-6; aiutano quindi ad abbassare il cosiddetto colesterolo cattivo ed alzare quello buono. Ma non solo: aiutano il sistema immunitario, combattono affaticamento e disturbi cardiovascolari, ed hanno effetto drenante ed antiossidante.
Antichi insegnamenti asiatici, tramandano la tradizione di essiccare i semi del cocomero per poi usarli per tisane o infusi. Importante è infatti, non mangiarli senza prima averli essiccati, per evitare problemi al tratto intestinale, soprattutto per chi soffre di diverticolite. Una volta però essiccati, possono anzi aiutare chi soffre di stitichezza, sempre se assunti in dosi modeste.
Non esagerate dunque ma non gettate via questa opportunità.