Le mani sono fondamentali per compiere gesti importanti della nostra vita quotidiana. L’utilizzo delle mani, quando viene a mancare, diventa un vero e proprio handicap per il paziente. Vediamo nello specifico un evento che, se si presenta, potrebbe nascondere una rara sindrome.
Fu il neurologo tedesco Kurt Goldstein. a descrivere il primo caso nel 1908, ma l’indicazione precisa della patologia fu scoperta nel 1972 da un lavoro su alcuni pazienti che presentavano lo stesso preoccupante fenomeno.
Si chiama Sindrome della mano aliena, ed è un raro disturbo neurologico che va ad attaccare una delle mani, provocando problemi importanti per l’utilizzo quotidiano. Si presenta quando l’arto vive come un elemento estraneo al resto del corpo, compiendo dei gesti totalmente involontari.
La Fondazione Bosis spiega nel dettaglio questa sindrome, che seppur rara, sembra sia legata ad altre patologie. La Sindrome della mano aliena è conosciuta anche come Sindrome della mano anarchica, Sindrome del Dottor Stranamore – quest’ultimo è il personaggio del film di Stanley Kubrick che, soffrendo di questa sindrome, non riusciva a trattenersi dal fare il saluto nazista.
Generalmente la mano coinvolta è la sinistra, e le problematiche che crea sono molte, perché oltre a non riuscire a compiere le normali azioni quotidiane, in casi estremi la mano può anche causare danni fisici fino ad azioni pericolose come il tentativo di strangolamento.
La sindrome può manifestarsi dopo ictus, aneurismi, tumori cerebrali o infezioni, ma può anche essere legata a malattie come Alzheimer o altre forme di demenza. Purtroppo al momento non esistono cure, se non miglioramenti tenendo sotto controllo la mano aliena, attraverso una serie di attività che il paziente può decidere per “dominare” l’arto estraneo.