Le banconote sono uno strumento di pagamento, rappresentato da un biglietto cartaceo stampato. In Europa, la nascita della cartamoneta risale al 1661 per iniziativa della Wekeloch Lane Bank di Stoccolma. La banconota in euro è in circolazione dal 1 gennaio 2002, in sette differenti tagli.
Può capitare, a volte, di consegnare o di ricevere alcune banconote danneggiate. Andiamo a vedere se è possibile rifiutare questo tipo di pagamento e cosa fare per utilizzarle se rovinate irreparabilmente.
Il quesito più frequente è se il commerciante sia tenuto o meno ad accettare banconote rovinate. La risposta è molto semplice, poiché il venditore ha il diritto di rifiutare il pagamento con banconote danneggiate, ma al contrario anche il consumatore possiede la facoltà di non accettare resto non integro.
Bisogna tenere in considerazione che esistono vari tipi di cartamonete rovinate come per esempio le banconote logore, ossia il denaro rovinato dall’umidità, dalla vicinanza a una fiamma o banconote lacerate e strappate, oppure le banconote danneggiate, cioè quelle sporche o macchiate, o anche le banconote mutilate, ossia quelle a cui manca un pezzo come potrebbe essere un angolo strappato.
Le banconote da sostituire devono essere presentate presso una delle filiali della Banca d’Italia presenti presso tutto il territorio nazionale. Infatti, il denaro verrà esaminato dal personale della banca e se il richiedente è in buona fede e il danno è modesto, procederà con la sostituzione, se invece riterrà che colui che richiede il cambio sia in malafede e potrebbe esser stato lui stesso a danneggiare le banconote (magari per sostituire denaro falso con denaro vero) tratterrà il denaro senza sostituirlo.
Inoltre, in caso di situazioni ambigue, prima di prendere una decisione sull’eventuale rimborsabilità del denaro, verrà richiesto un consulto tecnico all’Amministrazione Centrale che farà esaminare il caso a una commissione di esperti.
La banconota, per essere ritenute danneggiata e quindi essere sostituita, è necessario che non sia mancante più del 50% dell’originale cosicché i furfanti non possano dividerla intenzionalmente in due parti. Inoltre, per evitare lunghe procedure burocratiche tramite il proprio istituto di credito, bisogna rivolgersi direttamente agli sportelli della Banca d’Italia per ottenere una nuova banconota.