Quando parliamo di patologie, ciò che sappiamo è che è praticamente impossibile poterle contare, anche per il fatto che nel tempo se ne scoprono di nuove. Sebbene moltissime siano già conosciute e quindi studiate, molte altre sono più rare ed è anche difficile trovare la giusta strada per la guarigione.
Può accadere che una persona, nel vedere parenti, amici o comunque persone che conosce, possa credere che questi siano in realtà degli estranei. La sensazione è davvero delirante, ed ha dei risvolti davvero preoccupanti per chi la prova.
Nel 1927 due psichiatri francesi, Paul Courbon e Gustave Fail, diedero il nome a questa sindrome in riferimento all’attore e regista italiano Leopoldo Fregoli, morto nel 1936, molto apprezzato in particolare per il suo trasformismo che lo portava a passare da un personaggio all’altro con grande abilità. I due medici si riferirono in particolare al caso di una paziente convinta di essere perseguitata da un’attrice chiamata Robine, in grado di trasformarsi in molti personaggi diversi. La paziente era cosciente dell’aspetto diverso delle persone che incontrava, ma nonostante ciò era convinta che dietro le sembianze di ognuna di esse ci fosse sempre Robine.
Si chiama proprio Sindrome di Fregoli, la rara malattia psichiatrica per cui si è convinti che persone conosciute possano trasformarsi in estranei. In questa sindrome, il malato si sente costantemente perseguitato da un individuo, che lo affianca sostituendosi ad altre persone. L’individuo persecutore è sempre lo stesso soggetto, che secondo il paziente si traveste prendendo le sembianze di altre persone.
Questa sindrome è correlata ad altre malattie psichiatriche come ad esempio schizofrenia, ictus o tumori cerebrali, ma anche assunzione di droghe come l’ecstasy. Purtroppo chi soffre di questa patologia ha spesso comportamenti aggressivi a livello verbale e fisico, per cui si rende necessaria la somministrazione di farmaci antipsicotici. La psicoterapia è un passaggio importante nel trattamento di questa sindrome.