Il sale è un’ingrediente da cucina e rappresenta una materia prima fondamentale per l’alimentazione. In Italia, si trova sotto forma di sale fino o sale grosso mentre in altri paesi è quasi sempre venduto in polvere fine. I maggiori produttori di sale da cucina sono Cina, Stati Uniti, India e Germania.
Purtroppo, il sale non è sempre salubre per gli esseri umani. Infatti, se ingerito in grandi quantità, può portare a gravi problemi di salute. Andiamo a vedere di quali si tratta e qual’é la quantità giusta da assimilare al giorno.
Il sale contenuto negli alimenti ingeriti, è di un grammo al giorno e rappresenta una quota molto bassa del fabbisogno giornaliero di un essere umano. Nello specifico, frutta e verdura contengono pochissimo sodio, mentre la quota è leggermente più alta nei prodotti di origine animale, in particolare nei molluschi come cozze e vongole, alimenti ricchissimi di sale.
“Le principali fonti di sodio, sono sicuramente il pane, e con esso tutti i vari prodotti da forno, formaggi, salumi, condimenti e alimenti conservati sotto sale. Pensiamo, ad esempio, a prodotti come tonno, sgombro, salmone o ancora pistacchi, arachidi e lupini. In natura contengono pochissimo sodio, ma quando vengono inscatolati e conservati in varia maniera viene aggiunta una notevolissima quantità di sale; prodotti molto salutari al naturale, dunque, diventano un problema per la nostra salute“. A parlarne è il professor Pasquale Strazzullo, presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU).
La prima raccomandazione fornita dall’OMS in occasione della Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di sale, rappresenta l’invito a non assumere più di 5 grammi di sale al giorno, vale a dire circa 2 grammi di sodio. Inoltre, le persone con problemi cardiovascolari e renali, e per gli anziani, il consumo di sale deve essere ridotto ulteriormente.
Un consumo eccessivo di sale può causare insufficienza cardiaca, ipertensione, malattie renali, calcoli renali, osteoporosi, cancro allo stomaco e ictus. Se non si vuole rinunciare alla possibilità di insaporire i cibi si possono usare, ad esempio, aromi, spezie, limone, peperoncino, pepe ed erbe varie.