Le ondate di calore estreme che si stanno verificando in questo periodo in Italia, e non solo, fanno registrare temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, e assenza di ventilazione. Vediamo nello specifico le indicazioni del Ministero della Salute su come proteggersi dal caldo durante l’epidemia da Covid-19.
Secondo le indicazioni del Ministero, “durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato per le successive 24-48 ore (livelli 2 e 3 del bollettino), deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 11.00 e le 18.00″.
Il Ministero ricorda anzitutto che un’esposizione diretta al sole e a temperature e umidità elevate non è in grado di prevenire l’infezione da COVID-19, anzi si raccomanda di continuare a seguire le raccomandazioni per proteggersi dal caldo, sempre nel rispetto delle misure di protezione individuali dal virus (distanza maggiore di un metro, mascherina e guanti). Le indicazioni principali in questo periodo sono le seguenti:
Recarsi in luoghi pubblici (parchi o giardini) nelle ore più fresche della giornata, evitando i luoghi affollati e mantenendo la distanza di sicurezza. Assicurare un ricambio d’aria è importante per ridurre il rischio di trasmissione del virus, poiché la ventilazione naturale determina il miglior ricambio dell’aria rispetto a quella meccanica. Nelle stanze areare spesso, e in presenza di aria condizionata, pulire i filtri. Utilizzare prevalentemente prodotti a base di alcool e candeggina per la pulizia della casa.
Riconoscere i sintomi da Covid-19
Il problema più diffuso in questa stagione, è quello della confusione in presenza di alcuni sintomi. Spesso infatti in questo periodo dell’anno, molte persone hanno sintomi influenzali dovuti a sbalzi di temperatura causati da passaggi repentini dal caldo eccessivo all’aria condizionata o al getto diretto d’aria del ventilatore.
Il Ministero ha chiarito come riconoscere i sintomi del Covid-19: febbre e brividi, tosse e mal di gola, difficoltà respiratoria, riduzione o perdita del gusto e dell’olfatto; tra i sintomi meno specifici ci sono la cefalea, debolezza, dolori muscolari, vomito e/o diarrea.
Le patologie invece associate al caldo si manifestano con disidratazione (forte sudorazione e sete, cute e mucose secche, ridotta diuresi e urina scura), crampi muscolari, edemi alle gambe, svenimenti, vertigini; stress da calore (malessere, tachicardia, nausea, vomito, cefalea e confusione) e colpo di calore (cefalea, tachicardia, iperventilazione, febbre, aritmie, shock).
Come spiega quindi il Ministero “Ricordarsi che la febbre può essere anche il sintomo di un disturbo dovuto al caldo”.