Ci troviamo nel mezzo di una delle estati più torride che possiamo ricordare, con un mese di giugno risultato il terzo mese più caldo di sempre, con un’anomalia termica di +0,32°C più elevata rispetto alla media registrata tra il 1991 ed il 2020.
Le zone più colpite dal caldo anomalo di questa estate, sono quelle del sud del Mediterraneo, Penisola Iberica, Francia e Italia, dove le temperature registrate anche per questo luglio sono considerate estreme.
Questa estate 2022 sarà certamente ricordata come una delle più calde del nostro secolo, e i problemi che ne derivano sono davvero moltissimi, dalla salute dei singoli cittadini alla siccità che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese.
Per evitare i rischi dovuti al caldo eccessivo, si consiglia come sempre anzitutto di bere molta acqua, ma anche di cercare di stare il più possibile in luoghi all’ombra e freschi. Tra i metodi più utilizzati per rinfrescarci ci sono i ventilatori e l’aria condizionata. Quest’ultima si attiva nei luoghi pubblici, di lavoro, e in casa. Ma utilizzare l’aria condizionata in automobile può farci incorrere in multe salate.
In questo periodo l’aria condizionata in automobile è quasi sempre accesa, ma quello che non sappiamo è che bisogna fare attenzione a quando lo facciamo.
A spiegarlo è il codice della strada, nello specifico con l’articolo 157 che recita “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso”. In pratica, se ci fermiamo per una sosta, è vietato tenere acceso il motore dell’automobile per far funzionare l’impianto dell’aria condizionata.
Questo per evitare di contribuire all’inquinamento atmosferico, ed infatti la norma non vale solo in estate, ma anche in inverno, quando ad accendersi sono gli impianti di riscaldamento. Il motore acceso provoca emissioni, quindi in entrambi i casi può scattare una multa, se un vigile rileva il comportamento.
Il codice della strada è chiaro: “dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223 a euro 444”.