Il melone è certamente uno dei frutti dell’estate. Le sue origini provengono dall’Asia e arrivarono in Italia solamente nel V secolo a.C. Durante l’Impero Romano, il melone si diffuse rapidamente tanto che, al tempo dell’imperatore Diocleziano, venne emesso un apposito editto per tassare quegli esemplari di melone che superassero il peso di 200 grammi.
Per assaporarlo al meglio, il melone deve essere obbligatoriamente maturo. Andiamo a vedere come riconoscere un melone maturo da uno acerbo.
Il melone giallo si semina solitamente tra aprile e maggio e si comincia a raccogliere nel mese di giugno. Al contrario il melone bianco, o invernale, ha dei tempi di maturazione più lunghi, intorno agli 80/100 giorni.
I nostri cinque sensi sono fondamentali per saper riconoscere un melone maturo. La vista è importante per osservare attentamente la buccia del melone, poiché non deve essere di colore verde. Inoltre bisogna guardare il picciolo, dal momento che deve essere secco e marroncino, e deve staccarsi con facilità.
Un melone ben maturo ha un profumo molto intenso e riconoscibile e per questo con l’olfatto, si può capire se è maturato o ancora acerbo. Il tatto è un altro trucco per capire se il melone è pronto, prendendolo delicatamente con le mani alle estremità e premendo leggermente con le dita. Se si sente che è leggermente morbido, allora il melone è pronto per essere raccolto.
Anche l’udito è molto utile in questa circostanza, poiché “bussando” sul melone, è possibile capire se è maturo o meno. Se suona un po’ vuoto è ancora acerbo, questo perché la polpa è ancora dura e secca all’interno. Chiaramente l’ultimo senso, il gusto, serve per assaporare il melone prescelto.
Il melone giallo maturo ha una buccia di colore tra il giallo, l’ocra e il marroncino, a seconda delle varietà. Le venature, invece, non sono più verdi, ma tendono a un pallido beige. Il melone bianco, a seconda della varietà, deve avere la buccia sicuramente di un bel giallo acceso oppure bella verde, come può essere per esempio nel caso del melone conosciuto come Gigante di Napoli.