Fin dall’antichità, il cane è sempre stato il migliore amico dell’uomo. I cani hanno una vita relativamente breve, con una media compresa tra i 10 e 13 anni. La razza canina più longeva è il Chihuahua, con un’aspettativa di vita fra i 15 e i 18 anni. Con il suo carattere affettuoso e vivace, il Maltese è considerato invece uno dei cani da compagnia più diffusi in Italia.
Proprio in Italia, pochi giorni fa, è stata accettata la prima legge contro il randagismo. Andiamo a vedere dove è stata approvata e che cosa succederà.
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato un disegno di legge, strutturato in 31 articoli, per la tutela degli animali a quattro zampe e la prevenzione del randagismo. E’ una svolta epocale poiché, tra i vari punti toccati, ce ne sono alcuni di fondamentale importanza, come lo stop all’esportazione massiva nei canili da una regione all’altra, la realizzazione di nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte le nove province della Regione e l’istituzione di un Garante dei diritti degli animali.
“Questa legge risolverà il problema dei cani abbandonati nell’isola. Era una norma a cui ho tenuto fin dal primo giorno di questa legislatura, tant’è che decisi d’istituire la Commissione speciale d’inchiesta sul fenomeno del randagismo in Sicilia“. Queste sono le parole del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché.
Nel provvedimento viene enunciato inoltre l’opportunità di offrire un contributo di solidarietà per ciascuna iscrizione all’anagrafe canina, e la possibilità per i comuni di trattenere gli introiti delle sanzioni ai padroni indisciplinati di animali domestici.
I padroni, infatti, saranno tenuti a portare con sé una bottiglietta d’acqua per pulire la pipì dei loro cuccioli, oltre a pulire gli escrementi con gli appositi strumenti dalla strada per tutelare l’ambiente. La sterilizzazione sarà immediata per i cani vaganti non identificati.
Salvo Siragusa, vicepresidente della Commissione Randagismo, ha avuto dure parole contro chi abbandona i cani: “Il randagismo parte dal vigliacco fenomeno dell’abbandono, quindi occorre lavorare sul fenomeno culturale, stigmatizzandolo e facendo campagne mediatiche diffuse, specialmente durante il periodo estivo. È necessario fermare l’attività di molti privati senza scrupoli che fanno business sulla pelle dei cani. Oggi il Parlamento siciliano ha dato prova di lungimiranza e modernità”.