La vitamina D è molto importante per il nostro corpo, poiché mantiene nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue. Il modo più semplice per assorbirla nel nostro organismo, è attraverso l’esposizione ai raggi solari. Il fabbisogno giornaliero di vitamina D, generalmente, è di 400 unità al giorno.
Ma cosa succede se ne facciamo un abuso? Andiamo a vedere quali sintomi ha avuto quest’uomo.
La carenza di Vitamina D
La carenza di vitamina D è un problema molto spesso trascurato, e si manifesta per lo più con debolezza, dolore alle ossa e alla schiena, stanchezza cronica, e in casi più gravi può portare a seri problemi come l’osteoporosi, l’osteomalacia e il rachitismo (in età infantile).
I fattori più comuni di carenza di Vitamina D sono: fumo di sigaretta, età avanzata, obesità, allattamento al seno, morbo di Crohn, celiachia, bypass gastrico, insufficienza renale ed epatica e sembra essere connesso anche con molte altre condizioni mediche, tra cui diabete, ipertensione, cancro, patologie neurologiche (come la sclerosi multipla) e reumatiche.
Al contrario però, l’eccesso di Vitamina D è molto pericoloso. Infatti, un uomo di 50 anni è stato ricoverato in un ospedale del Regno Unito dopo averne assunta in dosi esorbitanti, insieme ad altri integratori. L’uomo ha iniziato a manifestare nausea, dolore addominale, diarrea, crampi alle gambe e acufene a distanza di circa un mese dall’inizio della terapia che stava seguendo su consiglio di un nutrizionista che lo seguiva.
Nelle analisi del sangue dell’uomo sono emersi dei livelli di calcio molto alti, livelli di magnesio leggermente aumentati e livelli di vitamina D sette volte superiori a quelli di cui l’organismo ha bisogno, con conseguente malfunzionamento renale.
I medici lo hanno curato tramite dei bifosfonati, ovvero dei farmaci che aiutano ad abbassare i livelli di calcio nel sangue. Il caso inglese conferma quanto sia fondamentale non eccedere con gli integratori, i cui effetti collaterali vengono frequentemente sottovalutati.
I sintomi iniziali di una forma di intossicazione sono la perdita dell’appetito, la nausea e il vomito, la debolezza, la diarrea, il nervosismo e l’ipertensione arteriosa che possono portare appunto ad anomalie durature come l’insufficienza renale.