Un argomento davvero importante, del quale si parla poco, è quello delle truffe, che sono davvero all’ordine del giorno e che purtroppo hanno delle ripercussioni da tutti i punti di vista nella vita delle persone. Spesso non ci rendiamo conto subito di essere stati presi in giro, ed il problema più grande arriva quando si perdono soldi o si cade in problemi legali.
A mettere luce su questa problematica importante è il sito Facile.it che, come riporta Tgcom, ha realizzato un’indagine in collaborazione con gli istituti mUp Research e Norstat, che è stata presentata in occasione del lancio della nuova sezione di podcast sulla sicurezza a cura del comparatore.
La ricerca ha fornito delle informazioni importanti riguardo cosa accade in caso di truffa o frode ai danni dei cittadini. Nell’ultimo anno sono 8,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa nell’ambito di una delle principali voci di spesa familiare, con un danno economico stimato di oltre 3 miliardi di euro. Ad essere presi di mira particolarmente sono gli uomini con un titolo universitario, perché più facilmente cadono nelle tecniche di persuasione.
Dal punto di vista anagrafico i giovani nella fascia di età 18-24 anni (il 31,6% contro il 15% della fascia 65-74 anni) e residenti nel Nord Italia, a cadere maggiormente in trappola. Il valore medio del danno è stimato in 365 euro, dove il danno maggiore sembra arrivi dai prestiti personali, dove chi è caduto in trappola ha perso in media, 1.490 euro. Le truffe ai contro correnti fanno perdere 279 euro, e 268 euro per l’RC auto/moto.
Truffe a luce e gas (attraverso finti call center nel 44% dei casi, e nel 30% tramite le visite porta a porta), riguardano il 7,1% delle vittime, mentre il 6,5% nell’ambito delle carte elettroniche e il 5,2% nella telefonia mobile. Le truffe arrivano nel 45% dei casi via mail, nel 26% tramite SMS (31% nel caso dei conti correnti) e nel 21,5% da siti web fasulli (29% per le carte elettroniche). Attenzione ai social network, che utilizzano per la maggior parte i truffatori nell’ambito dei prestiti personali.
Il problema rilevato è sulla mancanza di denuncia dopo le truffe, perché addirittura il 41,5% di chi cade nella trappola, non denuncia. Il 55,1% non denuncia le truffe nella telefonia mobile e il 54,5% nei prestiti personali. Tra coloro che non hanno voluto denunciare, il 33% ha risposto di non averlo fatto perché non valeva la pena per il minimo danno economico, mentre il 27% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso.
Per circa 800.000 individui, invece, vi è una ragione di natura psicologica; il 15,1% ha detto che si sentiva ingenuo per esserci cascato, mentre il 9% ha dichiarato di non aver denunciato la frode perché non voleva che si sapesse tra i suoi familiari e conoscenti.