Tra i principali problemi che affliggono il nostro millennio, c’è sicuramente l’inquinamento. Ormai sappiamo di essere nel pieno di una vera e propria emergenza climatica e l’inquinamento, che negli anni è aumentato, ha contribuito in maniera fondamentale.
Negli ultimi anni le iniziative per combattere l’inquinamento e il cambiamento climatico, si sono moltiplicate, ed arrivano da ogni parte del mondo. E se è vero che non possiamo risolvere il problema, o eliminarlo, si può fare qualcosa per cercare di rallentare o porre rimedio laddove possibile. A Roma c’è un luogo ideato proprio per questo.
Siamo a Valmontone, un comune a circa 35 km da Roma, famoso negli ultimi anni per la presenza del famoso Outlet, la città dello shopping frequentata da moltissime persone. L’iniziativa ha preso vita proprio qui, e rientra nell’ambito delle attività di Corporate Social Responsability promosse dall’Outlet di Valmontone.
La proprietà del Centro (DWS GRUNDBESITZ GMBH) con property management company Promos, ha dato vita ad un murale sostenibile. Realizzato su un muro di cinta dell’Outlet, il murale ha una lunghezza di metri e copre una superficie di 450 metri quadrati. Al momento è il murale sostenibile più lungo d’Italia.
L’opera di Francesco Persichella, alias Piskv, ha un nome, e si chiama “We need a change” – abbiamo bisogna di un cambiamento – ed è stato realizzato con particolari pitture naturali che si attivano con la luce (la tecnologia Airlite), ed in grado di ripulire l’aria al pari di un bosco di 18 alberi. Per questa opera sono stati utilizzati 100 kg di vernice che permettono di assorbire, ogni giorno, 23 kg di CO2 (corrispondenti alle emissioni/giorno di 96 auto benzina euro 6).
“È stata scelta la street art perché è una nuova forma d’arte, moderna e contemporanea, che permette di interagire in modo trasversale con un ampio pubblico, arrivando anche alle giovani generazioni, grazie a un linguaggio diretto e facilmente comprensibile“, ha spiegato Cristina Lo Vullo, Direttrice Valmontone Outlet