L’emergenza Covid-19 non è affatto finita. Si continua infatti a censire un peggioramento dell’epidemia, nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto. In Italia le autorità confermano che ci troviamo in una fase epidemica acuta. E per limitare i danni e controllare l’andamento dell’epidemia, arrivano i braccialetti elettronici. Vediamo dove.
Siamo in una fase legata alla pandemia, che non lascia ancora tranquilli, secondo quanto riportato dai dati dei monitoraggi giornalieri. L’invito è sempre lo stesso, e ancora di più adesso, ovvero di adottare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate: l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, e fare attenzione alle situazioni di assembramento.
L’impatto dell’epidemia da Covid-19 continua ad avere ripercussioni sulla vita e la salute della popolazione mondiale, ed ogni Paese continua a fare i conti con l’andamento del virus e le sue continue mutazioni. E per quanto riguarda il monitoraggio in particolare di chi si trova in quarantena, il governo di Hong Kong ha annunciato, attraverso il Ministro della Salute Lo Chung-mau, che saranno utilizzati braccialetti elettronici.
La misura per controllare che i pazienti non si allontanino dalla propria abitazione, entrerà in vigore venerdì 15 luglio. E’ quanto riportato da Business Insider, che specifica che la decisione arriva dopo che nella scorsa settimana i contagi sono aumentati di oltre 2 mila casi al giorno.
Non è la prima volta che a Hong Kong vengono utilizzati i braccialetti elettronici per monitorare il Covid, perché la misura era già stata adottata nell’anno dello scoppio della pandemia, il 2020, quando i viaggiatori che arrivavano dall’estero dovevano indossare il dispositivo dotato di QR Code e rispettare la quarantena di 14 giorni.
La misura è stata molto criticata per motivi legati al rispetto della privacy, mentre attualmente a Hong Kong si sta utilizzando una app “Leave Home Safe“, che utilizza un Qr Code che autorizza l’accesso al cittadino attraverso un cosiddetto “semaforo” verde, mentre il giallo segnala contatti stretti di positivi, e viaggiatori provenienti dall’estero. Attualmente, chi viola la quarantena a Hong Kong rischia una multa e addirittura il carcere.