Parliamo di un argomento che riguarda milioni di italiani, che ogni giorno combattono con questo disturbo: la cefalea, comunemente conosciuto come “mal di testa”, un dolore localizzato a livello del cranio, provocato dalla stimolazione di strutture intracraniche sensibili al dolore. Da anni si indaga sulle possibili cause, ma un fattore specifico può favorirne l’insorgenza. Vediamo quale.
Secondo le stime, i casi di cefalea sono in continua crescita. Si calcola, infatti, che la cefalea primaria in tutte le sue forme (emicrania, a grappolo, tensiva) affligge tra il 60 e il 90% della popolazione, con almeno un attacco nel corso di un anno.
Il mal di testa quando arriva, arriva. Purtroppo chi ne soffre sa bene di cosa parliamo. Questo disturbo può manifestarsi occasionalmente (cefalea occasionale), più volte al mese (cefalea episodica) o in forma cronica (15 o più giorni al mese). Il dolore alla testa è causato a un problema di comunicazione tra cervello, vasi sanguigni e nervi del cranio che riguarda i neurotrasmettitori.
Sulle cause e prevenzione della cefalea si indaga da anni, e tra i fattori che possono influenzarla ci sono quelli della sfera psico-affettiva, stress, eccessiva esposizione ai raggi solari, privazione di sonno, variazioni altimetriche troppo brusche, cambiamenti di clima, inquinamento atmosferico, luminoso o sonoro. Anche la familiarità può incidere, se ad esempio un genitore ne soffre abitualmente. La donna è particolarmente esposta a casi di cefalea, soprattutto nei momenti legati al ciclo mestruale, o in caso di assunzione della pillola estro-progestinica.
Il “nuovo” ruolo dei dolci
Tra i principali indiziati del mal di testa ci sono alcol, fumo, caffeina, cioccolata, agrumi e frutta secca. Ma è proprio a tavola che possiamo combattere con forza la cefalea. Il consumo dei dolci è ai primi posti nella classifica dei nemici del mal di testa. Ma studi recenti hanno svelato un particolare nuovo. A chiarirlo a Il Messaggero, è stato il neurologo del Polo Pontino dell’Università La Sapienza di Roma, Cherubino Di Lorenzo.
Il consumo di dolci legato agli attacchi di emicrania è stato sempre visto come un fattore scatenante del disturbo: mangiare dolci causa il mal di testa. Ora gli studi hanno rivelato che il consumo di dolci può essere un atto “premonitore” del mal di testa. La ricerca di zuccheri rappresenterebbe per il cervello un modo di curarsi, prendersi cura di sé.
Di Lorenzo ha spiegato che “Quando mangiamo zuccheri abbiamo inconsciamente l’idea che arriverà più energia al cervello e siamo spinti a farlo anche perché, con il picco insulinico che si crea successivamente, riusciamo ad assorbire meglio il triptofano, un aminoacido essenziale che prelude alla produzione di serotonina (il neutrotrasmettitore della tranquillità e del buon umore). Il desiderio di dolci è quindi un automatismo spinto da questi fattori che viene messo in moto dal cervello poco prima delle crisi, ma non significa che questi cibi siano la causa stessa dei mal di testa”.
Un consiglio è quindi di fare attenzione agli orari dei pasti, e ad evitare cibi grassi o carichi di zuccheri. Vietato digiunare, e fare attenzione al giusto apporto di fibre.