E’ uno dei sogni di moltissime persone, appassionate di nuoto e di record. Attraversare il Canale della Manica a nuoto rappresenta senza dubbio una delle imprese più ambite in assoluto. La Manica è un canale naturale che separa l’isola della Gran Bretagna dall’Europa continentale e collega il mare del Nord all’oceano Atlantico. Vediamo che succede a chi si avventura.
Il suo nome è Matthew Webb, ed è stato un comandante di navi mercantili e recordman britannico di nuoto. Ma la sua notorietà è legata al canale della Manica, perché è stato il primo uomo ad averlo attraversato a nuoto, il 25 agosto 1875, in 21 ore e 45 minuti . Da allora la sua impresa è stata seguita da altri coraggiosi.
Che succede durante la traversata della Manica
Il canale è lungo circa 560 km e la sua larghezza varia da un massimo di 240 a un minimo di 34 km allo stretto di Dover, che separa la città omonima, nella contea inglese del Kent, da Cap Gris-Nez, nel comune francese di Audinghen. Il nuovo record di attraversamento del canale della Manica a nuoto appartiene all’italiano Andrea Oriana che nel 2020 è riuscito a nuotare il Canale della Manica in 10 ore e 19 minuti stabilendo il nuovo record Italiano ufficiale. Ma cosa succede se si vuole partecipare ad una simile impresa?
Anzitutto bisogna considerare che per essere riconosciuta ufficiale, la traversata può essere realizzata indossando solamente costume da bagno, occhiali e cuffia. La temperatura dell’acqua è freddissima, e contrariamente a quanto si dice, spalmare sul corpo grasso d’oca non aiuta a smorzare le basse temperature. Il nuotatore rischia di perdere sensibilità entro 10 minuti, soffre di stanchezza e perdita di coscienza nel giro di una o due ore, con un tempo di sopravvivenza prevista non oltre le sei ore. E’ vitale quindi nutrirsi, ricordandosi di afferrare il sacco con cibo e acqua che gli viene lanciata dalla barca di supporto che segue tutta la traversata, perché se il nuotatore tocca l’imbarcazione, l’impresa viene annullata.