Antizanzare, fate attenzione a questo particolare, ecco perché non funziona

E’ arrivata l’estate, e con lei i bagni, il sole, le vacanze e….le zanzare! La nota dolente di ogni stagione calda sono proprio loro, le antipatiche e fastidiose punture che ci provocano un prurito che spesso dura giorni. Ecco cosa fare per scegliere il repellente migliore, vediamo quale è meglio utilizzare.

Le zanzare femmine sono le responsabili dei fastidiosi pizzichi che fanno uscire delle brutte bolle sul nostro corpo. In particolare attaccano gli arti, e ciò che le attira è principalmente il calore emanato ed il sudore del nostro corpo. Le zanzare possono individuare la preda fino ad una distanza di ben 50 metri.

Repellente per zanzare (chesuccede)
Repellente per zanzare (chesuccede)

Le zanzare sono fastidiosissime, con il loro ronzio che soprattutto di notte non ci fa dormire. Come fare dunque per tenerle lontane? In commercio esistono una gran varietà di repellenti, che vanno scelti con cura perché siano efficaci e sicuri. Vediamo cosa bisogna sapere, grazie alle indicazioni di Altroconsumo, che suggerisce i migliori repellenti.

Repellenti per zanzare, attenzione a questo particolare

I prodotti repellenti servono a tenere lontane le zanzare, ma è importante che sia registrato e approvato per efficacia e sicurezza dal ministero della Salute. Per questo in etichetta viene riportata l’indicazione “Presidio medico chirurgico” (PMC) oppure prodotto biocida, con il nome del principio attivo (i più comuni sono DEET, citrodiol e icaridina) e la concentrazione. Solo questi prodotti possono inserire sulle confezioni diciture specifiche, ad esempio “efficace contro la zanzara tigre”, “tiene lontane le zanzare per quattro ore”, o qualcosa di simile.

Al contrario, se l’etichetta riporta l’elenco completo degli ingredienti (INCI) come un sapone, non si tratta di un repellente, ma di un cosmetico che per legge non ha nessuna vera efficacia; le prove di Altroconsumo lo confermano, e si riferiscono a prodotti a base di olii essenziali come citronella, timo, lavanda o geranio.

I repellenti devono contenere principi attivi specifici (Deet, Icardina, Citidriol), del quale la cosa importante è la concentrazione. Sull’etichetta questa informazione è riportata come grammi di principio attivo su 100 g di prodotto. Più alte sono le concentrazioni, più persistente risulta l’azione protettiva del prodotto, ma bisogna fare attenzione, perché oltre a una certa percentuale di principio attivo i repellenti possono diventare troppo aggressivi per la pelle, con il rischio di irritazione o reazioni allergiche nelle persone sensibili.

Infine vediamo il formato, come spray, stick, roll-on, latti, gel o salviette. Gli spray sono immediati e veloci, ma rischiosi per gola e occhi (soprattutto per i bambini). Le salviette si seccano subito e sono meno efficaci dello spray, gli stick comodi per piccole zone e da portare in borsa (ma attenzione a usarli con altre persone, per motivi igienici). Anche latte o gel sono più sicuri per i più piccoli, ma anch’essi meno efficaci rispetto allo spray.

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