Siamo nel pieno di un’emergenza ecologica e ambientale, come purtroppo tutti sappiamo. La situazione del nostro Pianeta è già fuori controllo, e gli esperti hanno già da tempo lanciato numerosi allarmi per correre ai ripari. Tra questi, la prima raccomandazione è di ridurre gli sprechi di ogni genere. Vediamo a questo proposito cosa possiamo fare con la birra, non crederete ai vostri occhi!
Il Pianeta Terra sta soffrendo a causa dell’inquinamento, del riscaldamento globale, di tutto quello di cui, si sa, l’uomo ha la maggior parte della responsabilità. Molti sono ormai i movimenti che si preoccupano di sensibilizzare riguardo questa emergenza, spiegando l’importanza della sostenibilità.
Le lotte per far capire alle persone l’importanza del vivere con una coscienza ambientale, sono sempre più numerose. La protezione del nostro pianeta passa anche e soprattutto attraverso i nostri comportamenti e le nostre abitudini, primi fra tutti quella di non sprecare. Ridurre i rifiuti ed incentivare il riciclo, sono al primo posto tra le azioni necessarie per salvare la terra.
E proprio in tema di riutilizzo, arriva dal Giappone una scoperta incredibile. Nel paese del Sol Levante, uno dei maggiori birrifici, Sapporo Breweries, si è reso conto che per produrre la birra si crea uno scarto importante del luppolo, la pianta dalla quale nasce la bevanda.
E’ così che l’azienda di birra, ha chiesto la collaborazione della Shima Denom Works, già produttrice di un tessuto per jeans fatto con gli scarti della canna da zucchero. E’ nata così l’idea di produrre dei jeans “alla birra”.
La linea si chiama Black Label Malt & Hops Jeans ed è fatta con lo scarto di trebbie, gambi e foglie del luppolo utilizzato per produrre la Black Label, la birra scura del birrificio giapponese. Gli scarti del luppolo vengono trasformati in carta sottile che diventa in un secondo momento il filato per creare i jeans.
Il costo per un paio di jeans al luppolo è di circa 290 euro (41.800 yen).