Sono mesi difficili, senza dubbio, per gli italiani e non solo. Lo scoppio della crisi Ucraina, che da febbraio ancora non si risolve, ha portato come prevedibile conseguenze all’economia. Il problema più grande è quello dei rincari della benzina, arrivata alle stelle, ai quali ora si aggiungono i costi delle autostrade. Vediamo che potrebbe succedere.
La rete autostradale italiana ha una estensione di quasi 7.000 km ed il pedaggio si applica alla quasi totalità delle autostrade non gestite dall’ANAS. La riscossione del pedaggio autostradale, dal punto di vista tariffario, si gestisce principalmente in due modi o attraverso il “sistema autostradale chiuso” (km effettivamente percorsi) o attraverso il “sistema autostradale aperto” (pedaggio forfettario).
I rincari non si fermano per gli italiani, già appesantiti dai prezzi della benzina saliti alle stelle. Ad aggiungersi, arriva un altro aumento, quello delle tariffe autostradali, proprio nel periodo estivo, che vede le persone viaggiare di più. In Italia, vista la molteplicità dei gestori, il pedaggio viene richiesto solo in uscita dall’autostrada e non quando cambia il gestore autostradale.
L’inflazione dunque attacca anche gli spostamenti in autostrada, come ha spiegato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Luca Tomasi, specificando che l’aumento ha a che fare con l’impennata dei costi di materie prime e energia. Solo le materie prime, infatti sono aumentate tra il 20 e il 30%.
Tomasi ha chiarito che l’eventuale aumento delle tariffe per le autostrade fa parte di un decreto ancora in fase istruttoria, e perciò ancora in forse. Ad ogni modo, ha comunque spiegato cosa potrebbe accadere a breve “Prevediamo un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5%, parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero. Sarebbe previsto dal piano economico finanziario a partire da fine giugno-luglio di quest’anno“.
Intanto Autostrade per l’Italia ha previsto nuovi investimenti legati alle infrastrutture, per un totale di 7 miliardi (6,5 andranno per opere nuove). In particolare i nuovi lavori si concentreranno sulla rete autostradale intorno a Firenze, un nodo storico per il centro Italia, sul tratto trafficatissimo tra il capoluogo e Barberino, più una terza corsia nel tratto Firenze-Pistoia.