Il comportamento umano è un mondo che non finiremo mai di conoscere, ed ogni giorno scopriamo cose nuove. Attraverso il modo di agire verso se stessi e il mondo che ci circonda, si rivelano moltissimi aspetti importanti dell’essere umano, malattie comprese. Vediamo cosa ha scoperto questa donna.
Si chiama Patrice Benjamin-Ramgoolam, è una trentenne londinese, ed è diventata famosa, purtroppo, per la sua incredibile storia. Probabilmente avremo visto delle storie simili anche in tv, in programmi speciali dedicati a chi ha dei comportamenti diciamo “fuori dal comune”, ma che in realtà dietro nascondono molto di più.
La sua storia bizzarra inizia all’età di 18 anni, quando in seguito alla diagnosi di depressione e ansia, Patrice ha iniziato a cambiare il suo comportamento, prestando attenzione ad un elemento della casa che per chiunque è un semplice elemento architettonico: il muro. La donna, infatti, ha iniziato a soffrire di una rara malattia che in genere compare tra i bambini e può scomparire anche dopo diversi mesi: il picacismo.
Che succede a chi soffre di picacismo
La sindrome di PICA o picacismo, è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall’ingestione continua ed irrefrenabile di sostanze non nutritive (terra, sabbia, carta, gesso, legno). Chi ne soffre, in pratica, sente il bisogno di mangiare oggetti non commestibili e totalmente privi di valore nutritivo, come monete, gommapiuma, carta, e come Patrice, pezzi di muro.
Oltre ai problemi di natura fisica che possono insorgere, come occlusioni intestinali o avvelenamenti vari, in base a ciò che si ingerisce, la PICA deve essere trattata dal punto di vista psicologico, come avviene per esempio nella bulimia o in altri disturbi dell’alimentazione. Secondo gli studi, spesso si verifica in soggetti affetti da altri disturbi mentali come l’autismo, la disabilità intellettiva e la schizofrenia, o vittime di bullismo adolescenziale, come Patrice. Questi disagi possono sfociare in disordini alimentari, tra i quali il raro picacismo.
“Venire qui è come un dolce, sono felice”, racconta Patrice nel video che vi mostriamo, spiegando addirittura di preferire il “sapore” dei mattoni della casa materna invece di quelli della casa dove vive, e di fare un viaggio settimanale di 2 ore per andare a fare “scorta” di mattoni dalla nonna, dove tutto è iniziato. “Ho iniziato a mangiare mattoni per calmarmi, mi faceva stare bene quando ho iniziato a soffrire di depressione; mia madre da quando avevo 2 anni mi ha dato ai miei nonni perché era in tour per lavoro”. Oggi Patrice è sposata, ed il marito racconta lo choc quando ha scoperto la moglie sporca di intonaco mentre mangiava il muro di casa. L’affrontare insieme ed apertamente questo problema, si spera che possa aiutarla ad affrontare questa delicata e profonda sindrome.