In Italia c’è una pianta molto amata e coltivata sia dai produttori che dagli appassionati: un segreto vi farà capire cosa può succedere se non fate attenzione ad un particolare. E’ importante conoscerlo per non incorrere in problemi.
Gli italiani sono un popolo di coltivatori e questo non è certo una novità. Nonostante la maggior parte dei cittadini riempiano le città urbane, ancora una grande parte rimane legata alla campagna.
Che sia per questioni professionali, come nel caso di aziende produttrici che esportano i nostri prodotti anche all’estero, o per pura passione, un numero sempre crescente di individui decide di abbandonare le metropoli per scegliere la vita agreste. In questo modo persone più o meno esperte, si lanciano nel meraviglioso mondo dell’agricoltura.
Questa infatti permette di stare a contatto con la natura e di conoscerne man mano i segreti, oltre che cimentarsi magari nella coltivazione e nella raccolta di succulenti prodotti a chilometro zero. Una delle piante più amate nella nostra terra, diffusissima nelle zone meridionali, è sicuramente l’olivo. Albero da frutto che si presume originario dell’Asia Minore, è una pianta maestosa e durevole, ma ha anch’essa i suoi segreti. Sapete cosa può determinare la fioritura e la produttività? Il dettaglio è semplice.
L’importanza del boro nell’olivicoltura, l’elemento che ne cambia la produttività
Talvolta le accortezze per far funzionare alla perfezione una coltura sono dei segreti che non tutti conoscono. Gli olivicoltori necessitano di fornire alle loro piante i macroelementi necessari al loro benessere, principalmente contenenti azoto, potassio e fosforo.
Ma c’è uno di questi che invece non viene usato abbastanza e che può essere la vera chiave di volta per una giusta cura dell’olivo: il boro. Si tratta di un microelemento che gioca un ruolo essenziale nella fioritura e nell’allegagione delle piante, di conseguenza influisce anche sulla sua produttività. Una concimazione fogliare a base di boro dunque, stando a quanto rivelato dagli esperti, eviterebbe all’olivo di non esprimersi al meglio alla fine del ciclo annuale.
Non è in realtà semplice per chi coltiva individuare quale sia il livello di boro contenuto dalla pianta e di conseguenza, di quanto ne ha bisogno. Quel che si può dire però, è che una sua mancanza può essere rintracciata grazie ad alcune manifestazioni visibili. Le foglie potrebbero risultare ingiallite o essere vittime di disseccamento e caduta precoce, stessa cosa per i rami che potrebbero seccare o presentare branchie e bollosità della corteccia. I frutti invece potrebbero subire delle malformazioni.