Una delle più imponenti costruzioni che l’uomo abbia mai portato a termine è certamente la Grande Muraglia Cinese, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1987 e inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno. Ora una nuova struttura supererà il progetto cinese.
La Grande Muraglia fu costruita a partire dal 215 a.C. circa per volere dell’imperatore Qin Shi Huang.
Questa opera colossale è lunga 8 850 km, ma oggi un altro immenso progetto è pronto a battere questo record.
Rispristinare 100 milioni di ettari di terreno degradato, sequestrando 250 milioni di tonnellate di carbonio dai terreni, e garantire al continente la sicurezza alimentare messa ancora più a rischio dal blocco russo delle esportazioni di cereali dall’Ucraina.
La più grande struttura del pianeta
Parliamo della Grande Muraglia Verde, il progetto approvato nel 2005 dalla Conferenza dei capi di Stato e di governo della Comunità degli Stati del Sahel e del Sahara, ma nato ufficialmente nel 2007, che si pone un obiettivo storico: attraversare in larghezza l’intero continente africano, da ovest a est, creando una barriera verde di alberi e terreni di agricoltura sostenibile, per combattere gli effetti provocati dal cambiamento climatico globale e dalla desertificazione.
“The Great Green Wall of the Sahara and the Sahel Initiative”, GGWSSI in acronimo, punta al miglioramento della qualità di vita di milioni di persone attraverso la creazione di un vasto sistema (o mosaico) di paesaggi produttivi verdi tra il Nord Africa, il Sahel e il Corno d’Africa. L’idea la ebbe per primo il biologo Richard St. Barbe Baker, nel 1952, durante una spedizione nel Sahara, che propose la costruzione di una barriera verde per contrastare l’avanzata del deserto.
A 15 anni dal via libera, è stato completato circa il 15 per cento del progetto, con risultati tangibili almeno in 11 Paesi che hanno aderito, dalla Mauritania all’Etiopia, dal Mali al Sudan, passando dalla Nigeria, il Chad, il Niger e l’Eritrea. Nel gennaio 2021, sono stati investiti circa 14 miliardi di dollari statunitensi, dei 33 miliardi stimati come necessari per completare il progetto entro il 2030. L’iniziativa è sostenuta da molte organizzazioni regionali ed internazionali.
Una volta completata, la Grande Muraglia Verde sarà “la più grande struttura vivente del pianeta, tre volte più grande della Grande Barriera Corallina”, come si legge nella presentazione del progetto guidato dall’Unione Africana.