Dal 14 gennaio in Italia sono banditi oggetti non compostabili e non biodegradabili, seguendo la direttiva europea del 2019, la cosiddetta Sup, ovvero Single Use Plastic. I comportamenti virtuosi stanno fortunatamente prendendo piede, e le persone cercano di fare scelte in questo senso. Ma a volte si possono ottenere effetti contrari. Attenzione a questo caso specifico.
La svolta plastic free, come tutto il movimento globale che mette luce sulla salvaguardia del pianeta, arriva nelle case di moltissime persone.
L’idea di evitare lo spreco=riutilizzo, è entrata nella mentalità di tantissima gente, ma non sempre questa abitudine è salutare come si può pensare.
Quante volte capita, quando facciamo la spesa, di acquistare di prodotti conservati in vaschette di plastica? Yogurt, margarina, gelato, sono alcuni alimenti che spesso compriamo già racchiusi in queste tipologie di contenitori.
Nell’ottica del risparmio e del riutilizzo, molte persone tendono, una volta finito l’alimento contenuto nella confezione di plastica, a conservarlo per riutilizzarlo. Il problema nasce qui, cioè dal tipo di utilizzo che se ne fa. Lavare il contenitore e metterci altro cibo, può rappresentare un rischio per la salute.
La dottoressa Birgit Brendel, del Centro Consumatori della Sassonia, ha spiegato perché “Vaschette di gelato, margarina, ecc. sono imballaggi usa e getta che non sono destinati a un’ulteriore conservazione, né al congelamento o al riscaldamento“, e nello specifico chiarisce che “Le vaschette di gelato sono progettate per masse fredde e congelate e sono innocue per la salute se utilizzate in questo modo. Tuttavia, se riempite queste confezioni con zuppa calda, possono essere rilasciate sostanze indesiderate a causa del calore“.
Quindi attenzione assoluta ai contenitori, se sono indicati come monouso, significa che il loro utilizzo per la finalità indicata – in questo caso alimentare – termina una volta svuotati del cibo che contengono.